Mi chiamo Luisa e sono sposata con Aldo da molti anni purtroppo; dico purtroppo perché Aldo spesso viene preso da certe paranoie fuori dal mondo, impossibili da reggere. Il dramma però è ben più grosso di quello che possa sembrare: fino a quando infatti Aldo ha le sue paranoie saranno anche fatti suoi nel senso che così come se le fa venire, allo stesso modo se le farà passare da solo… il dramma serio si verifica invece quando mio marito vorrebbe riversare le sue paranoie su nostro figlio Matteo, un ragazzino che per fortuna non c’entra niente con il padre, considerato che Matteo grazie al cielo è il ritratto della serenità fatta persona, nonostante stia attraversando un’età generalmente difficile per tutti. Aspettate di leggere la discussione che ho avuto stamattina con mio marito Aldo per capire esattamente a cosa mi sto riferendo… roba da far accapponare davvero la pelle.
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La nostra fan, Luisa, racconta la difficile convivenza con il marito Aldo, con cui è sposata da molti anni. Il tono con cui descrive il rapporto lascia intendere un’esasperazione accumulata nel tempo, in particolare a causa delle frequenti paranoie del marito, che definisce “fuori dal mondo” e difficili da sopportare.
Il vero problema, però, non è tanto la gestione personale di queste sue fissazioni, quanto il fatto che spesso Aldo cerchi di coinvolgere anche il figlio Matteo, un ragazzo che, fortunatamente, sembra essere molto diverso dal padre. Matteo è descritto come una persona equilibrata, serena e capace di affrontare la sua adolescenza con maturità, nonostante l’età complicata.
Il punto di rottura si è verificato in una discussione avvenuta la mattina stessa tra Luisa e il marito, una conversazione che la nostra follower ha deciso di condividere per mostrare quanto sia difficile, a volte, proteggere i figli da influenze che provengono proprio dall’interno della famiglia. Il contenuto della conversazione evidenzia come Aldo voglia proiettare le proprie ansie sul figlio, con ragionamenti e richieste che, secondo Luisa, sfiorano l’assurdo.
Un racconto che mette in luce il delicato equilibrio che certi genitori cercano di mantenere per il bene dei figli, e la difficoltà di mediare tra due figure genitoriali che si trovano su poli opposti in termini di approccio emotivo e razionale. In mezzo, un ragazzo che, almeno per ora, riesce a restare immune alle tensioni che lo circondano.
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