Fonte: Pixabay
L’uso del cellulare ha rivoluzionato il modo di comunicare e di porsi nelle relazioni sociali. Dai Millennials (nati tra l’inizio degli anni ’80 e la metà dei ’90) che hanno visto nascere le nuove tecnologie e si sono facilmente adattati, alla Generazione Z, i cosiddetti “nativi digitali” che sono cresciuti con telefonini e internet, il modo di comunicare tra le persone è notevolmente cambiato.
Uno studio condotto da LivePerson su oltre 4.000 persone tra i 18 e i 34 anni in Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Germania e Francia ha evidenziato che negli ultimi anni, Millennials e Gen Z preferiscono nettamente i messaggi di testo alle conversazioni telefoniche o di persona.
Il 70% degli intervistati preferisce la comunicazione digitale a quella in presenza. Tra questi, il 65% afferma che è “più naturale” scrivere piuttosto che parlare.
Uno dei motivi principali di questa preferenza è il maggiore controllo che i messaggi offrono: permettono di pensare prima di rispondere, evitare interruzioni nella propria routine e ridurre l’ansia sociale. Le chiamate telefoniche, invece, sono spesso percepite come invadenti e più impegnative. Addirittura, il 19% degli intervistati ha dichiarato di “non rispondere mai” al telefono, e oltre la metà associa le chiamate improvvise a cattive notizie.
Un altro fattore importante è la rapidità ed efficienza della messaggistica. Molti giovani affermano che con i testi si può “andare dritti al punto”, evitando i convenevoli tipici delle conversazioni vocali. Alcuni ritengono anche che i messaggi di testo consentano un maggiore grado di onestà, poiché danno il tempo di riflettere senza la pressione del tempo reale.
Sebbene le chiamate tradizionali siano spesso evitate, le note vocali stanno diventando molto popolari, in particolare tra gli appartenenti alla Gen Z. I messaggi audio vengono percepiti come una via di mezzo ideale: permettono di trasmettere emozioni, tono e personalità, ma senza la pressione di una risposta immediata. Inoltre, offrono un senso di autenticità che spesso manca nei testi scritti.
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Il trend mostra una chiara preferenza per forme di comunicazione che avvengono non in tempo reale. È un riflesso dei tempi: vite frenetiche, multitasking e una maggiore attenzione al benessere mentale portano i giovani a scegliere modalità di contatto meno stressanti. Le interazioni digitali diventano quindi un modo per mantenere le relazioni sociali senza troppo sforzo personale.
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