Il mio datore di lavoro

“Il mio datore di lavoro è una persona senza dignità, e questa chat è l’apice delle bassezze che un boss può raggiungere. Mi chiamo Carmelo e da 6 mesi ho accettato un lavoro a tempo pieno per consegnare e montare mobili da una ditta per cui collaboravo saltuariamente da esterno. Non lo avessi mai fatto. Il mio capo è Aldo e in questi 6 mesi i problemi non sono mai mancati. In questa occasione però ho bisogno di sfogarmi. Vado da un cliente a consegnare e montare ma quasi tutti i mobili sono sbagliati. Dopo tanti discorsi col mio capo finalmente si decide a trattare lui col cliente. Cliente che mi impedisce di andare via e mi fa assistere in diretta allo scambio di messaggi col mio capo. Altro che scaricabarile. Cose da far accapponare la pelle. Mi sono fatto mandare gli screen e ve li metto in rigoroso ordine cronologico. Sono curioso di sapere se qualcuno dei lettori ha o ha avuto un capo orribile come il mio. Ho cominciato a pensare di trovare altro per portare a casa la pagnotta…”

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Carmelo condivide con i lettori di Commenti Memorabili una situazione lavorativa particolarmente difficile che ha vissuto con il suo datore di lavoro, Aldo. Da sei mesi Carmelo ha intrapreso un’occupazione a tempo pieno in una ditta specializzata nella consegna e nel montaggio di mobili, dopo aver collaborato con la stessa azienda in modo saltuario come esterno. Tuttavia, questa decisione si è rivelata fonte di continui problemi.

L’episodio che ha spinto Carmelo a cercare sostegno e consiglio attraverso la piattaforma riguarda una consegna specifica, durante la quale è emerso che quasi tutti i mobili destinati al cliente erano sbagliati. Ciò che ha seguito è stato uno scambio di messaggi tra Aldo e il cliente, al quale Carmelo è stato costretto ad assistere, trattenuto sul posto dal cliente stesso. Questa conversazione, descritta come un esempio di mancanza di responsabilità e di comportamento inappropriato da parte del suo capo, ha profondamente turbato Carmelo, tanto da spingerlo a condividere gli screenshot della chat, mantenendo l’ordine cronologico degli eventi per sottolineare la gravità della situazione.

La frustrazione di Carmelo è palpabile, tanto che ha iniziato a considerare l’idea di cercare un nuovo impiego, nonostante la necessità di garantirsi un reddito stabile. Questa vicenda non solo mette in luce le sfide che possono emergere in un ambiente lavorativo quando manca un adeguato senso di responsabilità e dignità da parte dei superiori, ma apre anche un dialogo su quanto sia importante trovare un equilibrio tra la necessità di lavorare e il desiderio di essere trattati con rispetto e correttezza.

Carmelo, quindi, si rivolge alla comunità per condividere la sua esperienza e per sapere se altri hanno vissuto situazioni simili con i loro datori di lavoro, in cerca di comprensione e, forse, di consigli su come navigare questa difficile situazione.

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