Le missioni nello Spazio possono causare la disfunzione erettile

I problemi possono continuare anche una volta tornati sulla Terra

 

Andare su Marte o sulla Luna potrebbe non essere un’ottima idea per gli astronauti maschi. A rivelarlo è uno studio della NASA che ha approfondito i rischi per la loro salute intima durante queste missioni. L’esposizione ai raggi cosmici, particelle altamente energetiche presenti nello Spazio, e in misura minore la microgravità, potrebbero infatti causare problemi di disfunzione erettile. Problemi che non solo si avrebbero lassù, ma anche quando si torna sulla Terra. persino dopo il ritorno sulla Terra.

La ricerca, che si basa su esperimenti condotti su topi, ha sollevato preoccupazioni riguardo al fatto che i raggi cosmici e la microgravità potrebbero danneggiare i tessuti vascolari. Un fenomeno che qui sulla Terra non avviene dato che siamo protetti dai danni dei raggi cosmici grazie al campo magnetico e all’atmosfera. Anche gli astronauti sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) beneficiano di questa protezione, ma al di fuori dell’atmosfera terrestre ricevono una quantità di raggi cosmici in un giorno pari a quella che una persona sulla Terra accumula in un anno.

Sono stati riscontrati un aumento dello stress ossidativo e danni alle arterie

Lo studio condotto da Justin La Favor, esperto di disfunzioni neurovascolari alla Florida State University, ha simulato gli effetti delle radiazioni cosmiche sulla fisiologia maschile esponendo i topi a raggi cosmici simulati e mantenuti in condizioni di microgravità simulata. Le analisi hanno evidenziato un aumento dello stress ossidativo. Inoltre sono stati riscontrati danni alle arterie che forniscono sangue al membro anche dopo una breve esposizione ai raggi cosmici.

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Come detto però i problemi non si fermano una volta tornati sulla Terra. Secondo i ricercatori, infatti, la funzione neurovascolare dei tessuti erettili negli astronauti potrebbe rimanere compromessa a lungo termine. Per contrastare tali problemi sembra essere efficace il trattamento con antiossidanti mirati ai percorsi chimici che regolano la circolazione del sangue.

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