Il 70% delle persone entra in modalità vacanza dal lavoro 3 giorni prima di andarci veramente

Vacanze in arrivo? Il cervello chiude per ferie tre giorni prima

 

Chi non ha mai passato gli ultimi giorni prima delle ferie guardando l’orologio ogni tre minuti e cercando su Google “cosa fare a Formentera con 30 euro”? Secondo un sondaggio recente, il 70% degli americani entra in modalità vacanza ben tre giorni prima di partire davvero. E non serve nemmeno prenotare un volo: il solo pensiero di staccare basta a far perdere la concentrazione.

Il fenomeno ha un nome ufficioso, ma efficacissimo: vacation mode anticipato. Significa che mentre sei ancora davanti al computer, la tua mente è già in aeroporto. Per il 59% degli intervistati, la risposta automatica “sono fuori ufficio” dovrebbe scattare almeno 72 ore prima della partenza vera e propria.

Stanchezza mentale e sogni a occhi aperti prima di partire

Dietro questa fuga psicologica anticipata c’è una motivazione molto concreta: il burnout. Il 75% dei lavoratori ha dichiarato di vivere episodi ricorrenti di confusione mentale e stanchezza sul lavoro. Il 62% sente il bisogno impellente di prendersi una pausa, il 45% passa il tempo a immaginarsi sotto una palma e il 44% diventa più irritabile del solito.

E non si parla solo di pensieri. I sintomi sono fisici: stanchezza persistente, anche dopo aver dormito otto ore, energia al minimo perfino nel weekend e l’inquietante sensazione di non riuscire a ricordare dove si è messo il badge aziendale.

Pianificare un viaggio fa bene al cervello

La notizia positiva? Il solo fatto di avere una vacanza in programma migliora l’umore. Secondo il sondaggio, chi ha già prenotato una vacanza si sente più felice (7,6 su una scala da 1 a 10) rispetto a chi non ha ancora messo nulla in calendario (6,8). E considerando che il 31% delle persone ammette di fantasticare ogni giorno sulla prossima partenza, forse il vero rimedio allo stress è iniziare a cercare voli low-cost.

I classici drammi del pre-partenza

Ma se la mente parte prima, il corpo spesso resta indietro. Risultato? Il 28% dimentica il caricabatterie, il 24% lascia a casa il dentifricio, il 19% si scorda le cuffiette e il 18% arriva sotto il sole cocente senza occhiali da sole né crema. La valigia ideale dovrebbe essere una via di mezzo tra organizzazione e improvvisazione, anche se il 45% degli americani preferisce vacanze spontanee. Peccato che, per farlo bene, servano comunque almeno tre giorni di preparazione.

Budget limitato, stress da valigia e hotel da scegliere all’ultimo minuto sono le principali fonti di ansia prima di partire. Il 54% si preoccupa dei costi, il 28% del packing e il 17% non sa ancora dove dormirà. Non proprio la formula del relax, ma pare sia ormai parte integrante del “rito vacanziero”.

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Chi parte in 5 minuti (e chi ci mette 3 giorni)

Non tutti, però, sono vittime del panico pre-viaggio. Il 36% è pronto in meno di 24 ore e un eroico 16% riesce a fare tutto in poche ore. Chapeau. Eppure, anche chi è un professionista della partenza last minute subisce gli effetti benefici del “viaggio nella testa”. Quindi sì, magari sei ancora davanti al PC, ma se sogni sabbia e cocktail, sappi che non sei solo. Il tuo cervello ti sta solo dicendo che è ora di staccare.

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