Mollette e autostima

Non riesco a fare una cosa giusta con la mia compagna, la deludo sempre. Anche nelle cose che dovrebbero essere facili facili. Sono Damiano e vorrei che mi aiutaste con qualche consiglio o indicazione. Ovviamente anche a tutti i lettori rivolgo la mia richiesta. Perché da quando siamo andati a convivere con la mia fidanzata mi sono reso conto di essere inadeguato. Lei è una persona forte e realizzata, che sa quello che fa. Io invece sono spaesato e continuo a deluderla in ogni cosa che faccio, anche le cose più ovvie. Come comprare le mollette per il bucato. E da questa chat sono veramente impaurito che lei mi possa lasciare. Io ci sto provando, mi applico, ma forse è che in casa dei miei mia madre mi ha trattato sempre troppo da principino. Non sono capace di essere un partner nella vita di ogni giorno. E ho sempre più paura di sbagliare e quindi sono sempre più immobile. Che devo fare? Io non potrei vivere senza di lei. Ma non voglio essere un peso. La voglio felice.

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Un nostro fan di nome Damiano ha raccontato una situazione molto delicata che sta vivendo con la sua compagna, una fase della relazione che, come spiega lui stesso, lo sta mettendo profondamente in crisi. L’amico scrive di sentirsi costantemente inadeguato, come se qualsiasi cosa facesse non fosse mai abbastanza.

Da quando lui e la fidanzata hanno deciso di andare a convivere, ha iniziato a rendersi conto delle proprie difficoltà nel gestire la quotidianità. Racconta che lei è una persona determinata, forte e realizzata, una donna che sa sempre quello che vuole e come ottenerlo. Lui, invece, si descrive come più insicuro, goffo nei gesti pratici e poco abituato alle responsabilità domestiche.

Nel suo racconto, spiega che anche le situazioni più semplici si trasformano per lui in motivo di ansia. Cita un episodio apparentemente banale — l’acquisto delle mollette per il bucato — che però è diventato simbolo di un malessere più profondo. Dice di essersi accorto che, anche nelle piccole cose, finisce spesso per deludere le aspettative della compagna, e questo lo fa sentire sempre più frustrato.

Damiano riflette anche sulle possibili cause di questa sensazione di inadeguatezza. Racconta che, in casa dei genitori, è sempre stato trattato “da principino”: la madre si occupava di tutto, e lui non ha mai dovuto davvero imparare a gestire la vita pratica o a prendersi responsabilità quotidiane. Ora, nella convivenza, questa mancanza di autonomia si sta facendo sentire, e lui teme di non riuscire a colmare il divario con la compagna.

Spiega di impegnarsi sinceramente per migliorare, ma ammette che la paura di sbagliare lo blocca. Più si sente sotto pressione, più diventa insicuro, fino quasi a non riuscire a muoversi. Dice che la compagna non lo tratta male, ma che il suo atteggiamento deciso lo fa sentire ancora più piccolo, come se non riuscisse mai a raggiungere il livello che lei si aspetta da lui.

Nel messaggio emerge una grande paura: quella di essere lasciato. Damiano scrive di amare profondamente la sua compagna e di non riuscire a immaginare la propria vita senza di lei, ma allo stesso tempo non vuole essere un peso. Il suo desiderio più grande, dice, è vederla felice, anche se questo dovesse significare accettare che lui non è in grado di renderla tale.

Conclude il suo racconto chiedendo aiuto e confronto, spiegando di non cercare giustificazioni ma solo un modo per migliorarsi, per sentirsi finalmente all’altezza della persona che ama.

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