Motore superfluo

“Mia moglie ha fatto quella che riteneva una genialata, due piccioni con una fava, parole sue. Due danni in contemporanea, questo in realtà ha fatto. Community di Commenti Memorabili vi saluto con una massima che il mio povero nonno ripeteva sempre e che ho fatto mia e che calza alla perfezione per la storia che vi mando. “Se non sai dove mettere le mani, tienile in tasca” ovvero se non hai competenze in una cosa non metterti a farci niente. Vallo a dire a mia moglie (e pure a quell’altro fenomeno di mio suocero). Abitiamo al primo piano e l’acqua diretta che arriva non ha sufficiente pressione per attivare la caldaia. Ho ovviato fin da subito con un motore e un pressostato che da due anni, cioè da quando siamo sposati, svolge egregiamente il suo lavoro, cioè attivarsi solo all’apertura dell’acqua calda. E mia moglie non l’ha mai capito! Pazienza direte. Lo dicevo anch’io. Ma ieri ha deciso di volere più spazio in balcone. E quindi di togliere il motore che non serve…che non ha mai sentito in funzione”

Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!

Il nostro fan, un follower della community di Commenti Memorabili, ha voluto raccontare un episodio che lo ha lasciato sbigottito, legato a una “genialata” – così l’ha definita sua moglie – che secondo lui si è rivelata un doppio disastro.

Racconta che abita al primo piano di un edificio dove la pressione dell’acqua diretta non è sufficiente per attivare la caldaia. Per risolvere il problema, aveva installato fin da subito un motore con pressostato, un sistema che negli ultimi due anni ha funzionato perfettamente: il motore si attiva solo quando si apre l’acqua calda.

Il problema è che sua moglie, come lui stesso ammette, non ha mai realmente capito il funzionamento di questo impianto. Fin qui, spiega, aveva avuto pazienza. Ma il giorno prima del messaggio ha scoperto che lei, con la complicità del suocero, ha deciso di “ottimizzare lo spazio sul balcone” eliminando proprio quel motore, ritenuto inutile perché, a detta della moglie, “non ha mai fatto rumore” e quindi non serviva.

Il nostro amico chiude il racconto con una massima che gli ripeteva sempre suo nonno: “Se non sai dove mettere le mani, tienile in tasca.” Una frase che, in questa vicenda, ha avuto un significato molto concreto.

Share