La mutanda rivelatrice

“Sono fidanzata da quasi 5 anni e da un paio di mesi a questa parte abbiamo deciso di convivere. Ebbene, stando insieme tutto il giorno e condividendo quei momenti che normalmente sono propri (o al massimo della mamma), si scoprono cose insospettabili. Spunte Blu, mia nonna diceva sempre che per dire di conoscere una persona bene, veramente bene, devi prima mangiarci insieme 10 ettari di sale. Non so quante vite ci vorrebbero per farlo ma la buonanima aveva ragione da vendere. Vi invio questa chat per farmi e farvi fare due risate, ma allo stesso tempo per riflettere un po’ su quelle che possono essere consuetudini scontate e che invece ognuno interpreta a modo proprio. Tutto comincia quando facendo il bucato qualcosa non mi torna con la biancheria sporca. Chiedo al mio fidanzato e la chat che ne viene fuori ha dell’assurdo. Faccio ancora fatica a crederci. Avete presente il detto napoletano “L’ omm è omm, e add’a puzzà”? Beh, il mio compagno esagera un poco troppo.”

Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!

Serena è impegnata in una relazione da quasi cinque anni e, recentemente, ha deciso di intraprendere il passo significativo della convivenza con il suo fidanzato, Marco. Questa nuova fase della loro vita ha permesso loro di trascorrere molto più tempo insieme, condividendo momenti che, in precedenza, erano di solito riservati alla sfera personale o familiare. Serena racconta come questa convivenza abbia rivelato aspetti inaspettati del comportamento di Marco, sottolineando come la convivenza quotidiana possa essere rivelatrice.

Riprendendo un detto della nonna, che affermava essere necessario “mangiarci insieme 10 ettari di sale” per affermare di conoscere veramente una persona, Serena evidenzia la saggezza di questo consiglio, pur notando ironicamente che ci vorrebbero molte vite per consumare una tale quantità di sale. Condivide la sua esperienza per suscitare una riflessione sulle abitudini che si tendono a dare per scontate, ma che in realtà possono essere interpretate in modo molto diverso da ciascuno.

L’episodio che ha scatenato la sua perplessità riguarda una situazione alquanto bizzarra emersa mentre si occupava del bucato. Notando qualcosa di insolito nella biancheria sporca, Serena ha chiesto spiegazioni a Marco, e la conversazione che ne è seguita si è rivelata sorprendentemente assurda. Ancora fatica a credere a quanto scoperto. Parafrasando un detto napoletano che descrive la naturale inclinazione maschile verso una certa trascuratezza, “L’ omm è omm, e add’a puzzà”, Serena conclude che il suo compagno potrebbe aver preso il detto un po’ troppo alla lettera, portando a situazioni decisamente esagerate.

Share