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Quando andiamo a fare shopping capita spesso che al momento di pagare alla cassa ci venga chiesto il numero del CAP, il codice di avviamento postale, cioè la serie di numeri che indicano la località dove abitiamo. Ma perché viene chiesto ai clienti il codice a 5 cifre? Le ragioni sono essenzialmente a scopo di marketing.
Raccogliere i CAP consente alle aziende di comprendere la distribuzione geografica dei loro clienti. Questo permette di identificare le aree con maggiore concentrazione di acquirenti, e capire quanta distanza è disposto a percorrere un cliente per fare acquisti in un determinato punto vendita. Se si ha un’alta concentrazione dello stesso CAP si può valutare l’apertura di un nuovo negozio in quella località o fare campagne pubblicitarie mirate.
Conoscendo la posizione geografica dei clienti, inoltre, le aziende possono adattare le promozioni e le offerte in base alle esigenze specifiche di determinate regioni, aumentando l’efficacia delle loro strategie di marketing.
Il CAP, combinato con altre informazioni, permette di creare profili dettagliati dei consumatori, analizzando abitudini di acquisto e preferenze. Questo processo aiuta a sviluppare prodotti e servizi più in linea con le aspettative del mercato target.
Sebbene fornire il CAP possa sembrare una richiesta innocua, ci sono implicazioni legate alla privacy dei consumatori. Conoscendo la posizione geografica e magari avendo anche il numero di telefono o l’indirizzo mail (che spesso vengono chiesti per l’apertura di carte fedeltà o per accedere a sconti vari), le aziende possono inviare materiale promozionale specifico per quella zona, che potrebbe risultare invasivo per alcuni clienti. La combinazione del CAP con altre informazioni personali può portare a una profilazione dettagliata senza il consenso esplicito del consumatore, sollevando preoccupazioni etiche e legali.
Non esiste alcun obbligo legale che imponga ai consumatori di fornire il proprio CAP durante un acquisto, e rifiutarsi di fornire questa informazione non impedisce la conclusione della transazione.
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Le aziende dovrebbero informare chiaramente i clienti sul motivo della richiesta del codice e su come verrà utilizzato, garantendo trasparenza nel trattamento dei dati. Qualora le informazioni non vengano date spontaneamente prima di pagare, è lecito domandare al personale del negozio il motivo della richiesta di questa informazione e come verrà utilizzata.
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