Fonte: Facebook
La figura di Cleopatra, regina d’Egitto, è nota per le sue doti di fine stratega politica e abile sovrana. Entrata ufficialmente nel mito, Cleopatra è ricordata per la sua straordinaria intelligenza, l’astuzia e la bellezza, caratteristiche celebrate in numerosi libri e film. Eppure la Cleopatra che tutti conoscono è solo la settima e ultima regina di una serie di omonime salite sul trono d’Egitto.
Durante la dinastia tolemaica, l’ultima indipendente in Egitto prima della sottomissione a Roma, Cleopatra era un nome molto comune tra le donne reali. Come molti altri sovrani nel corso della storia, anche i tolemaici erano ossessionati dalla purezza della dinastia, per cui tendevano a sposarsi con consanguinei della stessa famiglia. I faraoni si univano spesso con le sorelle e i maschi prendevano il nome di Tolomeo, che significa “guerriero”, mentre le donne Cleopatra, il cui significato è “gloria del padre”.
La prima Cleopatra della dinastia tolemaica visse dal 212 a.C. al 176 a.C. ed era conosciuta come “la Siriana”. Figlia di Antioco II, re dell’Impero seleucide, sposò Tolomeo V per porre fine alla guerra tra Siria ed Egitto e sugellare la pace. Dopo la sua morte del faraone, divenne la prima regina a regnare senza marito, come reggente per suo figlio Tolomeo VI.
La dinastia Tolemaica è segnata da altre sei donne che tramandarono di madre in figlia il nome di Cleopatra (di cui l’ultima è la più conosciuta) e che furono protagoniste di congiure, battaglie, guerre familiari contro figli e fratelli per la successione al trono e la detenzione del potere. Tutte sposarono una o più volte i fratelli per il mantenimento della linea di discendenza ed ebbero vite travagliate, furono autrici di intrighi di palazzo, congiure, rivolte ed omicidi efferati di fratelli o figli, in alcuni casi venendo esse stesse uccise dai propri consanguinei.
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La lotta per il potere ha caratterizzato tutte le Cleopatra che si sono susseguite al trono. L’ultima, Cleopatra VII, è maggiormente ricordata per le sue strategie politiche con Roma e per le sue relazioni sentimentali con Giulio Cesare e Marco Antonio. Le sue vicende come regina d’Egitto e come donna hanno contribuito a raccontare il mito di una sovrana tenace e battagliera, ma anche pronta a lasciarsi travolgere dalle passioni e dall’amore per due uomini potenti e illustri.
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