Non conta quanti partner hai avuto, ma il “momento” in cui li hai avuti

Partner passati: non il numero ma il momento conta davvero

 

Chi l’avrebbe detto: la cronologia delle esperienze affettive pesa più del numero totale. Uno studio internazionale condotto dalla Swansea University su 5.000 persone in 11 Paesi ha messo in luce come il momento delle esperienze passate possa influenzare la percezione della idoneità di un partner per una relazione stabile.

I ricercatori hanno mostrato ai partecipanti linee temporali che illustravano la storia affettiva di partner ipotetici, chiedendo loro di valutare quanto fossero adatti a una relazione a lungo termine. In pratica, non conta quanti partner sono stati avuti, ma quando.

La tempistica ha un ruolo cruciale nella percezione dei partner

I risultati hanno evidenziato un trend chiaro: le persone con esperienze affettive movimentate nel passato remoto sono giudicate più positivamente rispetto a chi le ha avute recentemente. In altre parole, una vita sentimentale attiva è tollerata – anzi, considerata meno problematica – se gli incontri risalgono a molto tempo fa.

Lo studio conferma che la tempistica gioca un ruolo cruciale nella percezione dei partner, mentre il numero totale delle esperienze ha meno impatto del previsto. Sia uomini che donne vengono valutati in maniera simile, smontando l’idea di un doppio standard affettivo.

Perché il passato remoto è meglio del recente

Il dottor Andrew G. Thomas, autore principale dello studio, spiega che in passato molte ricerche avevano dimostrato che avere numerosi partner riduceva le probabilità di essere scelti per relazioni stabili. Tuttavia, questa nuova indagine mostra che quando gli incontri appartengono al passato, il pregiudizio diminuisce notevolmente. Gli incontri recenti, invece, generano ancora diffidenza.

Questo fenomeno, riscontrato in tutte le nazioni coinvolte nello studio, suggerisce che la memoria delle esperienze passate influisce sulla percezione della maturità e della stabilità del partner. In pratica, chi ha avuto un passato attivo ma lontano nel tempo viene considerato più affidabile di chi ha esperienze più recenti.

Implicazioni per le relazioni

I risultati della ricerca possono influenzare il modo in cui pensiamo alle relazioni e alla formazione delle coppie. La cronologia delle esperienze passate, più che il numero, sembra indicare come una persona abbia gestito la propria vita affettiva e quanto sia predisposta a legami stabili. La lezione pratica? Non serve preoccuparsi troppo del totale delle esperienze precedenti, ma piuttosto del periodo in cui si sono verificate. Questo potrebbe ridurre ansia e giudizio sociale, mostrando che tutti, indipendentemente dal passato, hanno la possibilità di essere considerati partner affidabili se le esperienze sono nel lontano passato.

Leggi anche: Partner superdotato? Come divertirvi in camera da letto senza farvi male

La ricerca della Swansea University dimostra che il fattore temporale è più importante del numero di partner nella valutazione della compatibilità a lungo termine. Nessuna discriminazione di genere è stata osservata, il che rende lo studio ancora più interessante. Le prossime indagini potrebbero approfondire differenze tra culture, età e contesti sociali, ma per ora emerge chiaramente che il giudizio su chi potrebbe essere un buon partner non si basa solo sul passato, ma sul “quando” quel passato è accaduto.

Share