Non faccio la volontaria

“Salve care lettrici e cari lettori di Commenti Memorabili. Il mio nome è Stefania e faccio da qualche anno l’insegnante di sostegno. Il lavoro a volte è duro, può sembrare in alcuni momenti di non arrivare mai a raggiungere gli obiettivi che ti sei posto, altre sei scoraggiato dall’enorme aspettativa che viene riposta in te e dalle responsabilità di avere a che fare con una persona fragile, che ha bisogno della tua presenza ma soprattutto della tua competenza. Ci sono però fortunatamente anche tante soddisfazioni, soprattutto quando ti tornano indietro sorrisi, affetto e fiducia. Saper costruire bene la relazione con bambini e ragazzi è infatti indispensabile, e posso serenamente dire di me che mi metto in gioco con passione e serietà. Spesso come sa chi è del settore, il problema non sono le utenze che segui, ma le famiglie… Genitori invadenti, maleducati o con problematiche anche più serie, che non sanno dove sono i limiti e si prendono spazi che non gli spettano. Ammetto che questa ultima situazione in cui mi trovo mi fa soffrire in modo particolare, e mi sento veramente messa alla prova dalla mamma di Fabio, il bimbo che mi è stato assegnato. Qui ci sono alcuni degli screen degli ultimi scambi che abbiamo avuto. Sono o non sono fin troppo paziente?”

Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!

Stefania, una lettrice di “Commenti Memorabili” e insegnante di sostegno da alcuni anni, ha condiviso la sua esperienza nel settore dell’educazione speciale. Descrive il suo lavoro come a volte impegnativo, con momenti di scoraggiamento dovuti alle grandi aspettative e responsabilità che comporta lavorare con persone fragili e bisognose di attenzioni particolari. Tuttavia, sottolinea anche le soddisfazioni che riceve, come i sorrisi, l’affetto e la fiducia da parte degli studenti.

Stefania enfatizza l’importanza di costruire una buona relazione con bambini e ragazzi nel suo campo e si considera una professionista che lavora con passione e serietà. Tuttavia, affronta sfide non solo con gli studenti, ma anche con le loro famiglie. Menziona specificamente le difficoltà nel gestire genitori invadenti, maleducati o con problemi più gravi, che talvolta superano i limiti e invadono spazi che non dovrebbero.

Un caso particolarmente difficile per Stefania è la situazione con la madre di Fabio, un bambino a lei assegnato. Stefania ha condiviso alcuni screenshot degli scambi recenti con la madre di Fabio, chiedendo ai lettori se la sua pazienza sia eccessiva. Condivide la sua storia per ottenere un parere esterno su come sta gestendo questa situazione complicata e se ci sono modi per migliorare la sua interazione con la madre di Fabio nel contesto del suo ruolo di insegnante di sostegno.

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