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Stare al fianco di un partner piacente lo rende ancora più attraente ai nostri occhi? Secondo la scienza no: uno studio scientifico pubblicato sulla rivista Journal of Sex Research, infatti, ha svelato che è esattamente l’opposto. Più la nostra dolce metà riscuote apprezzamento e complimenti, meno ardente si fa il nostro desiderio nei suoi confronti.
Badate bene: il comportamento del partner non c’entra nulla. I ricercatori, infatti, hanno precisato che questo fenomeno si verifica indipendentemente dal suo atteggiamento in risposta a flirt e lusinghe. Qual è, allora, la ragione che spiega un così repentino calo dell’attrazione? Come spiegato da Harry Reis, uno degli autori dello studio: “Quando ci troviamo in una relazione iniziamo a preoccuparci del mate poaching“. Questa espressione inglese, traducibile in italiano come “bracconaggio del partner”, fa riferimento ai tentativi di seduzione nei confronti di persone sentimentalmente impegnate.
Per giungere a questa conclusione, gli scienziati hanno condotto tre diversi esperimenti, coinvolgendo un totale di circa 560 persone, impegnate in una relazione stabile da almeno quattro mesi. Nel corso del primo esperimento è stato chiesto ai volontari di immaginare uno scenario in cui qualcuno esprimesse degli apprezzamenti (non ricambiati) nei confronti del proprio partner.
Durante il secondo, la situazione è stata replicata ma resa più vivida grazie all’uso della realtà virtuale. Infine, è stato chiesto ai partecipanti di ricordare un episodio durante il quale qualcuno ha flirtato con il proprio partner, senza che quest’ultimo corrispondesse le attenzioni ricevute. Tutti e tre gli esperimenti hanno mostrato come, di fronte all’ancestrale paura di perdere la persona amata, si tenda a distaccarsi emotivamente per prevenire un’eventuale delusione.
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“Qualcuno potrebbe pensare che far ingelosire il partner cercando l’attenzione di altre persone sia una tattica valida per sentirsi più desiderati o sicuri: la nostra ricerca dimostra che non è così” ha concluso Gurit Birnbaum, coordinatrice dello studio.
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