Hai mai visto avvicinarsi una nube a rotolo? Il video è spaventoso

Roll cloud spettacolare sul Portogallo: paura in spiaggia

 

Non capita tutti i giorni di andare in spiaggia e ritrovarsi sotto un enorme rotolo di cielo. Eppure è successo lungo la costa nord-atlantica del Portogallo, tra Figueira da Foz ed Esposende, dove una spettacolare roll cloud ha lasciato a bocca aperta i bagnanti. Qualcuno l’ha scambiata per uno tsunami in arrivo, altri hanno tirato fuori il telefono per immortalare l’apparizione. Tutti hanno avuto qualcosa da raccontare, ma nessuno si è bagnato per colpa della nube.

La roll cloud, nome tecnico stratocumulus volutus (che suona già minaccioso), è una formazione nuvolosa tanto rara quanto affascinante. Lunga oltre 150 chilometri, la sua forma cilindrica dà l’impressione che la nuvola stia rotolando su sé stessa come un tappeto trasportato dal vento. Il tutto senza effetti collaterali, a parte qualche brivido estetico.

Nube a rotolo: come si forma e perché non è un incantesimo

Per generare una roll cloud non basta un temporale qualunque, ci vogliono ingredienti meteorologici ben calibrati. Il segreto è nel contrasto termico: aria fredda sull’oceano (intorno ai 17-18 °C) che si scontra con aria rovente sulla terraferma (oltre i 40 °C). A quel punto entra in scena la brezza marina, che spinge l’aria calda verso l’alto innescando il classico effetto rotante. Sembra un balletto tra correnti d’aria, ma con finale scenografico.

Importante anche l’assenza di venti forti. Se il cielo fosse agitato, la nube si scomporrebbe prima ancora di fare il suo ingresso teatrale. Serve calma piatta, o quasi. Quando tutti i fattori si allineano, il risultato è un cilindro di nuvole che scivola sull’orizzonte con un’eleganza che farebbe invidia a un dirigibile.

Roll cloud in Europa? Rarità meteorologica

Quello osservato in Portogallo è un evento più unico che raro. Una nube del genere non si vedeva nel paese da almeno vent’anni. In Europa, le roll cloud fanno capolino solo in occasioni eccezionali, rendendole ancora più degne di nota (e di like sui social). Altrove, invece, fanno parte della routine meteorologica. In Australia, ad esempio, le Morning Glory clouds arrivano puntuali ogni ottobre, lunghe anche 1.000 chilometri. E se proprio vuoi inseguirle, puoi provarci anche in California, Alaska o Scozia.

Ma attenzione: le roll cloud non portano pioggia, non scaricano fulmini e non trascinano via ombrelloni. Sono considerate onde atmosferiche solitarie, dette anche solitoni, che si spostano senza perdere la loro forma cilindrica. A differenza di un frontone temporalesco, si fanno notare solo per l’estetica.

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Quando il cielo diventa virale

Questa roll cloud portoghese è riuscita in un’impresa invidiabile: far parlare di meteorologia perfino sui social. E non è poco, considerando la concorrenza di gattini e trend estivi. Le immagini della nube sono diventate virali, con utenti affascinati che si chiedevano se fosse un presagio, un segnale alieno o solo l’ennesima meraviglia naturale ignorata nei libri di scienze. Insomma, la roll cloud è un promemoria a forma di cilindro: la natura sa ancora stupirci senza bisogno di effetti speciali. Basta alzare lo sguardo al momento giusto e sapere che no, non è uno tsunami: è solo il cielo che gioca a farsi spettacolo.

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