Ogni impiegato bestemmia 55 volte in ufficio: lo studio

Lo sospettavamo

 

I motivi per prendersela mentre si lavora sono tanti e la compagnia 4Com,  che lavora nel settore informatico, ha deciso di approfondire meglio l’atteggiamento tipico dei lavoratori del Regno Unito. In particolare, è emerso come ogni singolo dipendente abbia in serbo undici parole non proprio educate per i propri colleghi, un numero che si riferisce a un singolo giorno lavorativo. Per arrivare alle stime e alle percentuali, è stato sufficiente interpellare gli stessi protagonisti della vita d’ufficio, chiedendo loro di essere il più sinceri possibile.

La ricerca ha fatto capire come la rabbia rimanga intrappolata per un periodo di tempo indefinito, per poi esplodere in mini-deflagrazioni che fanno emergere il temperamento volgare di uomini e donne. Più di un impiegato su 10, vale a dire circa l’11%, ha confessato di avere ascoltato oltre 25 bestemmie e parolacce giornaliere in ufficio. Il 25% del campione preso in esame, poi, ha sottolineato di non riuscire proprio a tenere a bada la lingua quando c’è bisogno di sfogarsi. Un quarto dei dipendenti britannici è dunque molto scurrile.

“Quando ce vò…”

Un intervistato su cinque (il 19%) ha affermato di non aver mai provato a bestemmiare o pronunciare brutte parole in presenza dei colleghi. Ma sembra che non sia consigliato comportarsi come fanno i presunti “santarellini”. La ricerca infatti ha ricordato una serie di studi scientifici che hanno a che fare proprio con le parolacce sul posto di lavoro. Secondo università ed enti vari, infatti, l’impiegato che si trattiene dall’imprecare non ha benefici in termini di salute e di stress.

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La volgarità come mezzo di espressione e di sfogo in ufficio, infatti, è legata a un momento catartico e corrisponde a un’emozione che non deve essere nascosta. Questi studi sono riusciti persino a scoprire che le parole uscite dalla bocca senza pensare troppo all’educazione impartita dalla scuola e dalla famiglia aiutano a far sentire meglio i dipendenti, garantendo loro una maggiore attenzione e facendoli diventare credibili e addirittura onesti.

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