Gli omogeneizzati

Io e Guido ci siamo conosciuti due anni fa ad un corso di kung fu. Me lo ricordo come se fosse ieri, mentre entrava in palestra, sorridente e un po’ imbarazzato. Io ero molto sicura di me in quel momento, ero nel mio elemento: faccio arti marziali fin da piccola, mi hanno sempre aiutata nei momenti difficili e mi hanno dato la disciplina di cui avevo bisogno. I miei non sono stati molto presenti, e gli insegnamenti del mio maestro di quando ero bambina hanno fatto davvero molto per me. Due anni fa si presenta in palestra questo nuovo ragazzo: Guido. Bello era bello, e poi parlandoci mi aveva fatto vedere che era simpatico, oltre che intelligente e bravissimo nelle arti marziali. Io e Guido ci passiamo cinque anni, io sono più grande, ma sui discorsi e sugli obiettivi di vita eravamo decisamente sulla stessa linea. Eppure, Guido ha un terribile difetto, che vengo a scoprire adesso che siamo andati a convivere (a casa mia, lui stava ancora con i suoi): non sa gestire la routine di una casa. È bravo a cucinare ma lo fa quando ha voglia, non si ricorda di rifarsi il letto, di attaccare la lavatrice o di pagare le bollette. I soldi li mette e volentieri, non è quello il punto, il punto è che si comporta – solo dal punto di vista della gestione della casa sia chiaro – come un ragazzino… e io non so cosa inventarmi per educarlo. Anche perché non dovrebbe essere compito mio! Se non si rimette in riga una cosa è certa, torna a casa dai suoi fino a che non capisce.

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La nostra fan racconta di aver conosciuto Guido due anni fa durante un corso di kung fu. Il ricordo del loro primo incontro è ancora vivido: lui si è presentato in palestra con un sorriso timido e un’aria un po’ imbarazzata, mentre lei, già esperta di arti marziali fin da bambina, si trovava perfettamente a suo agio in quell’ambiente. Le arti marziali hanno rappresentato per lei un punto fermo nella vita, una fonte di disciplina e stabilità in un’infanzia segnata dalla poca presenza dei genitori.

Guido, oltre ad avere un bell’aspetto, ha mostrato fin da subito simpatia, intelligenza e una predisposizione naturale per le arti marziali. Nonostante i cinque anni di differenza – lei è più grande – tra i due si è subito instaurata una forte intesa, basata su obiettivi comuni e una visione di vita condivisa.

Da poco tempo i due hanno deciso di andare a convivere, scegliendo come casa quella di lei, dal momento che Guido viveva ancora con i suoi genitori. Ed è proprio con la convivenza che sono emerse alcune difficoltà. Il difetto principale che la nostra follower attribuisce a Guido è l’incapacità di gestire la quotidianità domestica: dimentica di rifare il letto, di avviare la lavatrice o di occuparsi delle bollette, anche se contribuisce senza problemi alle spese.

Lei riconosce che il problema non è legato all’aspetto economico, ma piuttosto all’atteggiamento: dal punto di vista organizzativo e pratico, Guido si comporta ancora come se vivesse con mamma e papà. La nostra fan si trova così in una situazione complicata, in cui non vuole assumersi il ruolo di “educatrice” del compagno, ma al tempo stesso sente il peso della gestione unilaterale della casa. Conclude spiegando che, se le cose non dovessero cambiare, non esiterà a prendere una decisione netta: Guido tornerà a vivere con i suoi fino a quando non dimostrerà di sapersi assumere le proprie responsabilità.

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