Il mio fidanzato, Alessio non vuole capire che per diventare genitori serve prepararsi bene le cose in anticipo, non funziona più come una volta, i tempi in cui ti sposavi giovane e avevi figli giovane sono finiti! Adesso l’età si allunga, ma l’orologio biologico no. Le mie colleghe sono più grandi di me, e hanno tutte difficoltà ad avere figli: hanno fatto passare l’età giusta per sistemarsi le cose di lavoro e di carriera, finendo con l’essere diventate troppo “vecchie” per rimanere incinte in modo naturale. Io anche mi voglio dedicare a lavoro e carriera, perché non è che se sono una donna vuol dire che devo rinunciare a fare strada lavorativamente parlando. Ma non voglio neanche rischiare di non riuscire poi ad avere una gravidanza quando sarà il momento! Così ho pensato ad una soluzione, anche su consiglio di un’infermiera che ho conosciuto, che ha avuto figli tardi, da sola e senza il padre, grazie a questo metodo. Ma Alessio dice che sono solo capricci miei e che non dovrei farmi aiutare per una cosa così. Ma secondo me è una questione familiare e non solo un capriccio mio! Come posso convincerlo che si tratta di una buona idea? È un bravo ragazzo, ma quando si intestardisce non è facile farlo ragionare!
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La nostra fan ha voluto condividere una riflessione personale nata da un confronto con il suo fidanzato, Alessio, riguardo al futuro e alla possibilità di diventare genitori. Sente con forza il peso del tempo che passa e, osservando le esperienze di colleghe più grandi, ha maturato la consapevolezza che l’orologio biologico non segue gli stessi ritmi della carriera o della vita moderna.
Racconta che molte delle sue colleghe hanno posticipato la maternità per costruirsi una stabilità lavorativa, ritrovandosi poi, a detta della nostra follower, troppo avanti con l’età per affrontare una gravidanza naturale. È proprio da queste esperienze che nasce la sua esigenza di pianificare in anticipo, senza rinunciare né al desiderio di maternità né alla carriera.
Spiega di aver preso in considerazione una soluzione concreta, suggerita anche da un’infermiera con cui ha parlato. Si tratta di un metodo che le consentirebbe di preservare la possibilità di avere figli più avanti nel tempo, indipendentemente dalla presenza immediata di un partner o da una gravidanza imminente.
Quando ha proposto questa idea ad Alessio, però, lui ha reagito male. Secondo quanto racconta, il suo fidanzato ha liquidato la questione definendola un capriccio, sostenendo che non è necessario ricorrere a certi metodi per qualcosa che, a suo dire, dovrebbe avvenire in modo naturale e spontaneo.
La nostra follower non è d’accordo e ritiene che si tratti di una decisione legata alla famiglia, alla salute e al futuro, non di una questione personale da sminuire. Riconosce che Alessio è una brava persona, ma quando si fissa su un’idea diventa difficile fargli cambiare prospettiva.
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