“mi chiamo Michela e ho litigato (se così si può dire?) con una mia amica per un motivo tanto assurdo quanto serio. Lei ha l’abitudine di comprare cose online e la maggior parte delle volte, o forse sempre, a questo punto, le faceva arrivare a casa mia. All’inizio mi avvertiva sempre, perché lei passa quasi tutta la giornata a lavoro, ma l’altro giorno è arrivato l’ennesimo pacco di cui non sapevo nulla. La faccenda ha cominciato a non essermi chiara. Perché una persona dovrebbe mandare continuamente pacchi da internet a casa di qualcun altro? Un favore una volta ogni tanto ci può stare, ma per me c’era qualcosa che non mi stava dicendo. Ho deciso così di chiederle direttamente spiegazioni. Premetto che io e lei non ci vediamo spesso, è una mia ex collega con cui sono rimasta in buoni rapporti e con cui mi vedo una volta ogni tanto per un caffè, ma io l’ho sempre considerata un’amica. Quello che ho scoperto, tuttavia, mi ha lasciata senza parole. Io vorrei aiutarla a farla ragionare, ma la sua reazione nei miei confronti mi ha lasciata disorientata quanto offesa.”
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Michela ha voluto condividere una situazione che l’ha portata a uno scontro con una sua amica per un motivo che, pur sembrando assurdo, nasconde un aspetto più serio e delicato. Racconta che questa amica ha da tempo l’abitudine di comprare frequentemente cose online e di far recapitare i pacchi a casa sua. All’inizio, Michela non ci vedeva nulla di male, anche perché veniva sempre avvertita in anticipo. Con il passare del tempo, però, questa situazione è diventata più frequente e meno trasparente: l’ultimo pacco, infatti, è arrivato senza che Michela ne sapesse nulla.
Questo episodio ha acceso in lei il dubbio che ci fosse qualcosa di strano dietro questa abitudine. Michela si chiede infatti perché una persona dovrebbe far recapitare così tanti ordini a casa di qualcun altro, quando un favore ogni tanto è normale, ma questa frequenza e la mancanza di comunicazione hanno cominciato a metterla in allarme.
Decisa a vederci chiaro, Michela ha affrontato l’amica chiedendole spiegazioni. Premette che il loro rapporto non è particolarmente stretto: si tratta di una ex collega con cui ha mantenuto buoni rapporti e che incontra di tanto in tanto per un caffè. Nonostante questo, Michela l’ha sempre considerata un’amica.
La risposta ricevuta, però, l’ha lasciata senza parole. Pur non entrando nei dettagli di ciò che ha scoperto, Michela lascia intendere che la situazione nasconda qualcosa di più complesso e problematico di quanto si sarebbe aspettata. La sua reazione nei confronti dell’amica è stata guidata dalla volontà di aiutarla a ragionare, ma ciò che ha ricevuto in cambio è stata un’accoglienza fredda e offensiva. L’amica, anziché spiegarsi o confrontarsi con calma, ha avuto una reazione che ha disorientato e ferito Michela, spingendola a interrogarsi su come affrontare la questione.
Condivide questa esperienza per riflettere su un dilemma che la lascia sospesa tra la volontà di aiutare una persona che ritiene in difficoltà e la necessità di proteggere se stessa da situazioni poco chiare e, forse, irrispettose.
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