Un padre poco amorevole

“Ho letto in questa pagina che altre persone hanno avuto dissapori coi propri genitori e in special modo con il proprio padre, e mi sono convinta di dare la mia storia perché mi ha fatto soffrire molto e non lo ritengo giusto. So che inviando questi screen qualcuno penserà che sono una cattiva persona, probabilmente una figlia pessima, una di quelle ragazzette viziate che non si vuole sentir dire di “no”, ma ho dovuto mettere dei paletti perché mio padre, il mio amorevole genitore, è tornato da qualche tempo nella mia vita e coglie continuamente occasione per farmi sentire una nullità. Mio padre ha ignorato per tutta la mia infanzia e adolescenza che avevo una malattia (diagnosticata solo quando mia madre ha divorziato da lui quando ormai ero diplomata al liceo) e si arrabbiava tantissimo quando stavo male, usciva proprio pazzo, non sto neanche a dire cosa arrivava a dire e a fare contro me e mia madre. Potevamo solo guardare la televisione, non avevamo mai i soldi per niente, doveva controllare tutto lui, finché mia madre non ha retto più. Lui poi è sparito, anche per evitare di doverci dare qualcosa, e ora è tornato sfoggiando tutta la sua grandiosità, i suoi risparmi oculati… ma è solo. Dopo il Covid, ha avuto paura di restare solo, è per questo che è tornato. Il giorno dopo che gli ho chiesto un favore ha provato di nuovo a impietosirmi. E ho dovuto reagire. Mi fa pena, ma non posso sentirmi in colpa per sempre. Siate comprensivi nei commenti, non mi merito altro odio. Grazie.”

Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!

Un’utente della nostra pagina, che si identifica come “la figlia di un padre da lei descritto come problematico”, ha deciso di condividere la sua esperienza dopo aver letto testimonianze di dissapori familiari altrui. La storia, che afferma le abbia causato molta sofferenza, è motivata dal desiderio di trovare giustizia emotiva e comprensione. Il padre dell’utente è stato assente e negligente nei confronti della sua salute durante l’infanzia e l’adolescenza. Questa malattia è stata diagnosticata solo dopo che sua madre ha divorziato da lui, periodo in cui lei aveva già terminato le scuole superiori. Racconta che il padre reagiva con rabbia quando lei manifestava i sintomi della sua condizione, e che lui controllava rigidamente le finanze e le attività quotidiane della famiglia, come guardare la televisione. Questo comportamento ha portato alla decisione della madre di porre fine al matrimonio.

In seguito al divorzio, il padre è scomparso dalla loro vita per evitare responsabilità finanziarie, ma è riapparso dopo il periodo del Covid-19, motivato dalla paura di trovarsi solo. L’utente racconta che, nonostante il padre ora metta in mostra ciò che ritiene essere la sua “grandiosità” e una gestione oculata dei risparmi, in realtà non ha nessuno accanto. La recente richiesta di un favore al padre ha scatenato un altro episodio di tentativo di manipolazione emotiva, al quale l’utente ha dovuto reagire per proteggersi. Pur provando pena per lui, dichiara di non poter permettere che questo sentimento di colpa continui a influenzarla.

Conclude il suo messaggio chiedendo comprensione e empatia nei commenti, esprimendo il desiderio di non ricevere ulteriore ostilità, ma di essere trattata con gentilezza e rispetto per la sua situazione.

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