Paga la nonna

“Mia nonna insiste che vuole 20 euro per mangiare da lei la domenica. Io cosa devo pensare? Ora le ho proposto una cosa per domenica prossima e verranno smascherati gli altarini dei bugiardi. Quanto costa fare la spesa per 15 persone? Io non penso che costa 20 x15 cioè 300 euro!! Vi pare normale? A me mi dispiace a dirlo, ma io penso che mia nonna se ne vuole approfittare. Io non lo so, ma parlava di un viaggio a Lourdes che però non ci arrivava con i soldi. Voi non vi fareste 2 + 2? Io sì. Ognuno ci ha difficoltà economiche e io ne so qualche cosa che ho due figli, ma non possiamo prendere in giro le persone i familiari e farci dare soldi per le nostre cose. A me non mi sembra giusto. La famiglia penso che è sacra e per questo ho proposto a mia nonna di fare io una cosa per tutti. Mia nonna non mi è sembrata convinta e io lo so che sta friggendo. Voglio farle vedere che chiedere il pizzo per mangiare da lei è una cosa assurda che non deve esistere.”

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Sofia rimase scioccata quando sua nonna le chiese dei soldi per partecipare al pranzo domenicale in famiglia, un’usanza che si perpetuava da anni senza mai che fosse stata messa in discussione la gratuità dell’ospitalità. Questa richiesta contraddiceva l’immagine tradizionale delle generazioni passate, spesso idealizzate per i loro valori e la loro generosità. In una società dove le figure anziane sono spesso viste come pilastri di saggezza e altruismo, l’atteggiamento di sua nonna sembrava minare queste convinzioni, portando Sofia a riflettere sulla genuinità di tali percezioni.

La decisione della nonna di chiedere 20 euro a testa per il pranzo domenicale, una cifra che Sofia considerava esorbitante per il numero di invitati, sollevò dubbi e malcontento. Sofia, conscia delle proprie difficoltà economiche e di quelle condivise da molti all’interno della famiglia, trovò inaccettabile l’idea di monetizzare un momento familiare sacro come i pranzi della domenica. L’accenno di sua nonna a un desiderato viaggio a Lourdes, per il quale non aveva fondi sufficienti, fece sorgere il sospetto che la richiesta di denaro fosse un tentativo di finanziare tale viaggio piuttosto che coprire i costi del pranzo.

In risposta a questa situazione, Sofia propose un’alternativa per il prossimo incontro familiare, offrendosi di ospitare e organizzare lei stessa l’evento, nella speranza di dimostrare l’assurdità della richiesta della nonna e preservare l’integrità dei valori familiari. Questa proposta, tuttavia, non fu accolta con entusiasmo dalla nonna, aumentando la tensione e le speculazioni sulle vere intenzioni dietro la sua richiesta.

Sofia, determinata a sfidare questa nuova pratica, mirava a esporre le incongruenze tra il costo effettivo di ospitare un pranzo familiare e la somma richiesta dalla nonna, sottolineando l’importanza di mantenere la famiglia al di sopra degli interessi finanziari personali. La sua iniziativa rifletteva il desiderio di proteggere l’unità e l’armonia familiare, riaffermando il principio che alcuni valori, come la condivisione e l’ospitalità, non dovrebbero mai essere compromessi.

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