“Ciao, il mio nome è Patrizia e sono fidanzata da sette mesi con Gennaro, un ragazzo mio coetaneo di Napoli. Preciso che io ho 26 anni e ho sempre abitato in Umbria. Gennaro ha iniziato a organizzare il grande incontro con sua mamma e sua nonna che avverrà all’inizio dell’estate, il problema è che loro non parlano nessuna altra “lingua” se non il napoletano. Così il mio ragazzo mi ha chiesto in modo poco carino di studiare il napoletano così da entrare meglio nella famiglia e nella cultura della zona. Vi sembra normale? A me per nulla… Una richiesta molto atipica, che però non è finita molto bene…”
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La nostra fan, una follower di nome Patrizia, racconta un episodio che l’ha lasciata molto perplessa e amareggiata. Lei ha 26 anni, vive in Umbria, ed è fidanzata da sette mesi con Gennaro, un coetaneo originario di Napoli. La relazione, fino a questo punto, sembrava andare bene, al punto che il ragazzo ha iniziato a organizzare un incontro ufficiale tra lei e la sua famiglia, in particolare con la madre e la nonna, previsto per l’inizio dell’estate.
È proprio in vista di questo incontro che nasce il problema. Gennaro le ha chiesto, con modi che lei definisce poco garbati, di “studiare il napoletano”, poiché sua madre e sua nonna non parlerebbero nessun’altra lingua. Secondo lui, sarebbe un gesto di rispetto verso le sue radici e la cultura della sua famiglia.
Patrizia, però, non ha accolto bene questa richiesta, che ha percepito come inusuale, eccessiva e fuori luogo, soprattutto per i modi con cui le è stata presentata. A suo avviso, un’accoglienza in famiglia dovrebbe fondarsi sul dialogo e la disponibilità reciproca, non su una pretesa di questo tipo. La situazione si è deteriorata rapidamente e, a quanto racconta, non si è conclusa nel migliore dei modi.
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