Paradosso della tolleranza: dobbiamo tollerare gli intolleranti?

Fino a che punto dovremmo tollerare l’intolleranza?

 

Il paradosso è una proposizione apparentemente in contrasto con la logica. Il proposito di questi costrutti è quello di dimostrare come le conclusioni che sembrano corrette o verosimili possano in realtà portare a esiti inaspettati. Tra i paradossi più interessanti, c’è quello della tolleranza. Esso si propone di rispondere a una domanda a prima vista semplice, ma tutt’altro che banale: dovremmo essere tolleranti con gli intolleranti?

A formularlo fu il filosofo austro-britannico Karl Popper, che volle riflettere sul trattamento destinato alle persone fanatiche e intransigenti all’interno di una società democratica e rispettosa delle altrui opinioni. Si tratta di un paradosso perché entrambe le risposte a questo interrogativo portano con sé dei limiti. Se, infatti, in nome della libertà di espressione propendessimo per la tolleranza, correremmo il rischio di legittimare determinate posizioni fino ad arrivare a una società intollerante. Qualora, al contrario, decidessimo di essere intolleranti con gli estremisti, finiremmo per diventare intolleranti noi stessi.

La soluzione al paradosso formulata da Karl Popper

Vi state chiedendo qual è stata la risposta fornita dall’autore di questo paradosso? Nel trattato La società aperta e i suoi nemici del 1945, Popper scrisse: “Se estendiamo l’illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti; se non siamo disposti a difendere una società tollerante contro l’attacco degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con essi. […]  Noi dovremmo quindi proclamare, in nome della tolleranza, il diritto di non tollerare gli intolleranti“.

Insomma, per il filosofo essere intolleranti verso i fanatici è l’unico modo per salvare la democrazia. Il problema, tuttavia, si pone nella misura in cui esercitiamo la nostra intolleranza. Infatti, stabilire in quali casi e con quali modalità è lecito essere intolleranti è difficile. Questo, a sua volta, può mettere a rischio la libertà di espressione.

Leggi anche: Gatto di Schrödinger: una nuova equazione potrebbe risolvere il paradosso

Lo stesso Popper, del resto, chiarì che l’intolleranza non va sempre soppressa. Un primo, più conciliante tentativo di difendere la democrazia consiste nel cercare di contrastare le ideologie fondamentaliste con argomentazioni razionali. In questo modo, esse non riscuoteranno il consenso dell’opinione pubblica. Nel caso in cui sia necessario, però, il filosofo dichiara che si ha il diritto di sopprimere con la forza tali ideologie, qualora non ci siano altre strade percorribili. E voi, cosa ne pensate?

Share