La parata del pride

Mi chiamo Giovanna e sono una mamma e una moglie. Nella mia vita, non avendo mai lavorato, mi sono sempre dedicata ad attività di volontariato con la chiesa del paese nel quale abito. Faccio parte del coro, faccio la catechista e appartengo anche a un comitato all’interno del quale organizziamo diverse iniziative benefiche. Alla fine di maggio circa, nel nostro paese che conterà circa 5000 persone, comincia a circolare la voce che alcuni ragazzi vogliono organizzare una sfilata in onore del mese del Pride. Quando questa voce giunge alle orecchie del comitato della chiesa, vi lascio immaginare le proteste. Una in particolare, che praticamente è la perpetua, insiste nel votare contro questa iniziativa per impedire che si svolga. Io invece sono a favore, ma quando lei vede che non sostengo la maggioranza comincia a tampinarmi e a chiedermi il perché. Comincia ad insinuare cose che non mi fanno piacere. E tutto inizia con la chat che vi mando…diventando ciò che non ci saremmo mai immaginate, nè io nè lei…

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La nostra fan, Giovanna, si presenta come mamma e moglie, impegnata da sempre nelle attività della parrocchia del proprio paese. Non avendo mai svolto un lavoro retribuito, ha scelto di dedicarsi completamente al volontariato. Partecipa al coro, svolge il ruolo di catechista e fa parte di un comitato che si occupa di organizzare eventi e iniziative a scopo benefico per la comunità locale.

Alla fine del mese di maggio, nel paese in cui vive, che conta circa cinquemila abitanti, inizia a circolare la voce che alcuni giovani vogliano organizzare una sfilata in occasione del Pride. La notizia si diffonde rapidamente, fino ad arrivare all’interno del comitato della chiesa. La reazione di molti membri è immediata e contraria, con proteste accese da parte di chi ritiene questa iniziativa in contrasto con la visione tradizionale della comunità religiosa.

Tra le voci più insistenti, secondo il racconto della nostra follower, spicca quella di una figura molto presente nella vita della parrocchia, definita da lei stessa come “la perpetua”. Questa persona si impegna con determinazione per far votare contro l’iniziativa, con l’obiettivo di impedirne lo svolgimento.

Giovanna, però, si schiera a favore della proposta, una posizione che la pone in minoranza all’interno del gruppo. La sua scelta suscita la reazione della perpetua, che inizia a rivolgerle domande insistenti per conoscere i motivi del suo dissenso. Con il passare dei giorni, le richieste diventano sempre più invadenti, accompagnate da insinuazioni che la nostra fan dichiara di non aver gradito. La tensione tra le due inizia con una conversazione in chat che, secondo quanto riferisce Giovanna, prende una piega inaspettata per entrambe.

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