Perché se fa freddo facciamo più pipì?

Se si abbassano le temperature uriniamo più spesso: ecco spiegato perché

 

Avete mai notato che più le temperature si abbassano, più lo stimolo di fare la pipì aumenta? Si tratta di una reazione dell’organismo assolutamente naturale. A sostenerlo è la scienza, che ha dimostrato che urinare spesso quando fa freddo ha una funzione davvero importante: protegge gli organi interni. Per mantenere costante la temperatura corporea, il nostro corpo si avvale di due meccanismi: la vasodilatazione, in estate, e la vasocostrizione, in inverno. Con il freddo, i vasi sanguigni delle zone periferiche del corpo – mani e piedi in primis – si restringono.

Le estremità, infatti, non sono vitali; pertanto, diventano sacrificabili  per proteggere organi interni ben più importanti. Per questa ragione, avvertire di frequente l’urgenza di fare pipì è il risultato del processo di vasocostrizione. Infatti, il restringimento dei capillari genera l’aumento della pressione sanguigna, poiché il sangue deve scorrere all’interno di uno spazio di dimensioni più piccole. L’organismo, allora, cerca di abbassare la pressione proprio attraverso la pipì.

Occhio alle infezioni urinarie: il freddo aumenta il rischio

Proprio a causa di questo meccanismo, più tempo si rimane esposti al freddo, più spesso i reni porteranno la vescica a riempirsi. Infatti, l’aqua in eccesso presente nel sangue viene filtrata direttamente dai reni e portata all’interno della vescica, spingendoci a urinare spesso.

Inoltre, bisogna considerare che le basse temperature inibiscono la produzione di ADH, un ormone che contribuisce al riassorbimento di sodio e acqua, regolando la pressione sanguigna. In estate, invece, avviene esattamente il processo contrario: per regolare la temperatura corporea, si ricorre alla sudorazione e alla vasodilatazione.

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Attenzione anche alle infezioni urinarie: con il freddo, la loro insorgenza diventa più frequente. In questo caso, la colpa è di un insieme di fattori, come la disidratazione dovuta a una riduzione di umidità nell’aria, l’indebolimento del sistema immunitario e la maggior diffusione dei batteri nel periodo invernale.

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