Perché il gatto miagola quando torni a casa? Cosa sta cercando di dirti?

Il miagolio da rientro: entusiasmo felino o richiesta di attenzione?

 

Quando rientri a casa e il tuo gatto parte con un miagolio così convinto da sembrare un annuncio teatrale, non è perché ha deciso di fondare un sindacato dei felini abbandonati. Secondo l’etologa Sonia Campa, si tratta semplicemente dell’apice della sua giornata: il momento in cui succede finalmente qualcosa di interessante. Sì, perché mentre eri via, lui era impegnato in una maratona di noia degna di un film sperimentale in bianco e nero. E quel miagolio entusiasta è, di fatto, il suo modo di celebrare la fine di un lungo pomeriggio di contemplazione esistenziale.

I gatti che passano molto tempo fuori, invece, solitamente non miagolano affatto al rientro dell’umano. Hanno già vissuto una giornata piena di avventure, ispezioni botaniche, inseguimenti immaginari e forse anche un paio di drammi sociali con i vicini felini. Insomma, loro non hanno così tanto bisogno di annunciare che la noia è finita, perché la noia non è mai cominciata.

Interazioni, non suppliche di cibo

Secondo Campa, quel vocalizzo non va interpretato come una richiesta disperata di croccantini, anche se spesso coincide con l’orario della cena. In realtà il gatto associa il tuo ingresso a un’imminente sequenza di eventi: coccole, movimento, voci, odori e un minimo di intrattenimento. Non vuole “attenzioni” in senso umano, ma semplicemente partecipare a qualcosa che accade. Sei una risorsa di stimoli, più che un distributore automatico.

Questo non significa che tu debba ignorarlo per principio etico. Non esiste una regola aurea su come interagire al rientro: puoi accarezzarlo, parlarci, prenderlo in braccio se gradisce, o semplicemente offrirgli un saluto dignitoso. Non ci sono controindicazioni nel ricambiare la sua iniziativa: non rischi di “viziarlo”, né di compromettere chissà quale equilibrio cosmico.

Leggi anche: Multata di 100 euro perché il gatto miagola troppo in treno

Sentono la mancanza o sentono solo la noia?

Molti umani gradirebbero pensare che il miagolio rappresenti un “mi sei mancato”. L’etologa, però, rimette i sentimenti al loro posto: la mancanza intesa come nostalgia, al momento, non è dimostrata scientificamente. Il gatto soffre più la sottostimolazione che l’assenza affettiva. Non è freddo, semplicemente funziona in modo diverso. Il tuo rientro, insomma, è per lui ciò che per te sarebbe l’arrivo del corriere con un pacco che aspettavi da giorni: un picco di entusiasmo, un segnale di vita, qualcosa che rompe la monotonia. Ed è proprio questo, alla fine, il senso del suo miagolio.

Share