Perché gli uomini dovrebbero sempre pagare al primo appuntamento, secondo un avvocato divorzista (che di rotture se ne intende)

Per l’avvocato divorzista diventato virale su TikTok, pagare la cena al primo appuntamento non è galanteria

 

Sei lì, primo appuntamento, camicia stirata (per una volta), il profumo buono – quello costato più della cena stessa – e una conversazione che gira tra Netflix e passioni mai davvero praticate. Poi arriva il momento fatidico: il conto. E in quel preciso istante, secondo l’avvocato divorzista Lee, si gioca tutta la partita. Altro che sguardi languidi: se paghi e l’altra persona neanche finge di voler contribuire, il verdetto è già scritto. È un “no” grande quanto il mutuo di una casa.

Lee, diventato virale su TikTok con una teoria che ha scatenato più commenti di un post su Chiara Ferragni, non ha dubbi: gli uomini dovrebbero sempre pagare al primo appuntamento. Ma non per fare i cavalieri dall’armatura lucida – ché oggi l’armatura è fuori moda – bensì per pura autodifesa sentimentale. Sì, proprio così: pagare serve a capire con chi si ha a che fare.

Perché se l’altra persona si siede lì aspettandosi che tu sborsi, senza neanche simulare il gesto di cercare il portafoglio, allora forse è il caso di salutare con garbo, pagare il conto e… correre via nella direzione opposta.

Pagare al primo appuntamento? Un test

Nel video, Lee va dritto al punto: “Non è questione di soldi. È una questione di segnali, e molto chiari. Se al momento di pagare lei se ne sta lì, tranquilla, come se fosse scontato che tu debba farlo, hai già imparato abbastanza.”

Secondo lui, con soli 30 euro – che oggi ti pagano una pizza gourmet e due spritz annacquati – puoi scoprire se davanti a te hai una persona educata o qualcuno che pretende senza dare nulla in cambio. Un affarone, tutto sommato: invece di spendere mesi tra messaggi, dubbi e psicodrammi, ti bastano una carbonara e un tiramisù per avere la risposta.

E qui arriva la stoccata più forte: “Come avvocato divorzista, fidatevi: chi sposate è davvero importante. Se già al primo appuntamento manca un briciolo di reciprocità, immaginatevi com’è dividere le bollette – o peggio, la custodia del cane – tra qualche anno.”

Insomma, l’analisi di Lee è semplice: il gesto conta, ma ancora di più conta l’atteggiamento. Se dall’altra parte c’è una persona grata e gentile, il conto diventa solo un dettaglio. Ma se invece percepisce il tutto come un diritto acquisito… auguri.

Il web si infiamma: tra sostenitori convinti e accuse di maschilismo, nessuno resta indifferente

Ovviamente, come ogni volta che si parla di ruoli di genere, relazioni e pagamenti, il web ha fatto ciò che sa fare meglio: dividersi in due fazioni pronte a lanciarsi emoji e frecciatine.

Da una parte, c’è chi applaude con entusiasmo. “Sono d’accordo al 100%,” ha commentato un utente. “Non è il gesto, è il pretendere che uccide tutto.” Qualcuno, nostalgico dei bei tempi andati (quando gli appuntamenti iniziavano alle 20 e finivano col matrimonio), ha scritto: “I ragazzi dovrebbero sempre pagare. È la vecchia scuola.”

Fonte: Intimità prematura: fare l’amore al primo appuntamento può rovinare tutto

Dall’altra parte, ovviamente, le critiche non sono mancate. “Io mi aspetto che il mio partner si prenda cura di me,” ha scritto una donna, con tono più che deciso. “Non voglio fingere di essere indipendente per impressionare qualcuno.”

Di fronte al caos generato, Lee ha deciso di rimettere ordine e puntualizzare: “Ragazzi, molti di voi hanno frainteso. Non è una guerra dei sessi, è una questione di rispetto reciproco. Non importa chi paga, importa che il gesto sia apprezzato, non dato per scontato.”

E giustamente, conclude: “Chiunque si senta in diritto di qualcosa solo per il proprio genere, uomo o donna che sia, probabilmente nasconde un caratterino non proprio da relazione sana.”

Morale della favola? Offrire la cena potrebbe non farti trovare l’amore della tua vita, ma almeno ti evita di finirci in tribunale tra qualche anno.

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