Perché i piloti di F1 vengono pesati dopo la gara?

La procedura avviene prima e dopo ogni gara ed è fondamentale per assicurare la regolarità tecnica della competizione

 

Chi segue la Formula 1 avrà notato che al termine di ogni Gran Premio i piloti vengono immediatamente portati su una bilancia, ancora in tenuta da gara, talvolta esausti e sudati.

Il rispetto del peso limite consentito

Questa procedura, apparentemente curiosa, è in realtà fondamentale per garantire la regolarità tecnica della competizione, la salute degli atleti e persino l’equilibrio delle strategie di gara. Il peso corporeo di un pilota non è solo un dato statistico: è un parametro critico per le prestazioni e per la conformità ai regolamenti della Federazione Internazionale dell’Automobile.

Appena terminata la corsa, i piloti vengono pesati insieme all’equipaggiamento obbligatorio, ovvero casco e dispositivo di sicurezza HANS, sotto la supervisione dei commissari FIA. Il peso così rilevato viene poi sommato a quello della vettura, anch’essa pesata in seguito ma senza il carburante residuo.

Lo scopo è verificare che il peso totale di pilota + monoposto rispetti il limite minimo imposto dal regolamento, che per la stagione 2025 è di 800 Kg, rispetto ai 798 Kg degli anni precedenti. In Formula 1 anche pochi grammi possono fare la differenza.

Monitorare la salute del pilota

In passato alcuni team hanno provato a sfruttare piloti più leggeri per montare più zavorra in punti strategici dell’auto, migliorando bilanciamento e prestazioni. Per evitare che il peso del pilota diventi un “vantaggio tattico”, la FIA impone che ogni pilota debba raggiungere almeno i 80 kg, integrabili tramite zavorra personale se necessario. Il peso, quindi, non è solo questione di massa complessiva ma anche di distribuzione, ed è per questo che la pesatura a fine gara è importante per garantire pari condizioni a tutti i concorrenti.

Durante una gara, un pilota può perdere tra i 2 e i 4 kg di peso corporeo, a causa di sudorazione abbondante. L’abitacolo può superare i 50°C, e la tuta ignifuga trattiene il calore corporeo. Inoltre, l’organismo è sottoposto a enormi sollecitazioni fisiche in curva, frenata o accelerazione.

Queste condizioni portano a una disidratazione estrema. Pesare i piloti alla fine della gara consente anche di monitorare la loro condizione fisica e permette al team medico di valutare il rischio di colpi di calore o scompensi metabolici. Non è solo una formalità regolamentare, ma anche un controllo sanitario post-performance.

Leggi anche Costruita un’auto di Formula 1 con parti di trattori che arriva a 320 km/h

Un’auto più leggera va più veloce. In media, ogni chilogrammo extra può costare circa 0,2 secondi al giro. Ecco perché la gestione del peso è una parte così strategica nella progettazione dell’auto e nella preparazione atletica del pilota. Il controllo finale serve a garantire che nessuno abbia ottenuto un vantaggio indebito a discapito della sicurezza e dell’equità.

Share