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Hai mai versato una bibita ghiacciata e notato che i tuoi cubetti sembrano più neve pressata che cristalli di rocca? Mentre al bar ti servono drink con cubetti limpidi come vetro, tu ti ritrovi con del ghiaccio che sembra uscito da una tormenta. No, il tuo freezer non ha problemi, e l’acqua che usi non arriva da un pozzo medievale. La verità è che il ghiaccio domestico è bianco per motivi molto più sottili, e anche un po’ snob: gas disciolti e impurità invisibili.
L’acqua, anche quella che vanti come “oligominerale con residuo fisso sotto controllo”, non è mai del tutto pura. Dentro ci sono gas come ossigeno, azoto e anidride carbonica che si comportano come ospiti non invitati al party del congelamento. Quando l’acqua si trasforma in ghiaccio, questi elementi non vengono inclusi nel cristallo perfetto dell’H₂O: vengono cacciati verso il centro. Ecco perché i tuoi cubetti hanno quella “nuvoletta” interna che ricorda certi pensieri confusi del lunedì mattina.
A differenza del tuo freezer che congela tutto senza criterio, nei bar usano macchine che fanno le cose con metodo. Il principio si chiama “congelamento direzionale”: il ghiaccio si forma lentamente, da un lato solo, mentre l’acqua viene continuamente filtrata e mossa. Le impurità vengono spinte via e le bolle d’aria, con buona pace loro, restano fuori dal cubetto.
La differenza si vede: il ghiaccio è compatto, limpido, e perfetto per accompagnare cocktail da foto Instagram. La velocità del processo è un altro fattore chiave. Se congeli tutto di colpo, come fa il tuo freezer, le bolle restano imprigionate. Se invece congeli piano e con stile, come fanno le macchine professionali, ottieni un risultato trasparente. Anche in questo caso, come nella vita, andare piano porta a risultati migliori.
La buona notizia è che anche tu, nel tuo piccolo regno domestico, puoi provare a ottenere ghiaccio trasparente. Uno dei metodi più gettonati è usare una piccola borsa termica, di quelle da picnic. La metti nel freezer senza coperchio e la riempi d’acqua. L’isolamento farà sì che il ghiaccio si formi solo dall’alto, lasciando le impurità sul fondo. Quando la parte superiore è solida, puoi staccarla e ottenere cubetti “da bar”.
C’è anche il metodo della doppia bollitura: fai bollire l’acqua due volte per eliminare gran parte dell’aria disciolta. Una volta raffreddata, la versi nelle vaschette e congeli. Il risultato non sarà perfetto, ma molto più chiaro di quanto tu sia abituato a vedere.
È importante ricordare che l’aspetto del ghiaccio non dice nulla sulla sua sicurezza. Un cubetto trasparente non è più puro, e uno bianco non è da evitare. È solo una questione estetica. Nessun barista ti giudicherà per i tuoi cubetti lattiginosi (a meno che tu non lo inviti a cena).
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Il ghiaccio opaco racconta la storia del congelamento caotico e veloce di casa. Quello trasparente, invece, è il frutto di pazienza e ordine, qualità che – guarda caso – sono alla base anche delle ricette di successo. Ma se proprio vuoi sorprendere i tuoi ospiti, una borsa termica nel freezer può fare miracoli. E magari, un giorno, anche il tuo ghiaccio sarà trasparente come le intenzioni del barista che ti versa il terzo gin tonic.
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