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Lavarsi i denti sotto la doccia potrebbe sembrare una strategia furba per ottimizzare la routine mattutina, un piccolo gesto multitasking che fa guadagnare minuti preziosi. Ma attenzione: secondo numerosi dentisti, questa pratica non è affatto consigliabile. Anzi, espone a una serie di rischi tutt’altro che trascurabili, che vanno dalla contaminazione batterica alla deformazione dello spazzolino, fino al pericolo di cadute rovinose.
Gli esperti sottolineano tre motivi principali per cui sarebbe meglio evitare di portare lo spazzolino con sé sotto il getto dell’acqua calda: il deterioramento delle setole, l’aumento della presenza di batteri e il rischio concreto di scivolare a causa dei residui di prodotti usati sotto la doccia. Vediamo nel dettaglio perché questa abitudine, così apparentemente innocua, in realtà non lo è affatto.
Uno dei problemi principali legati all’uso dello spazzolino sotto la doccia riguarda la temperatura. La maggior parte degli spazzolini in commercio è dotata di setole in nylon, un materiale che non va d’accordo con il calore e l’umidità. Come spiega Parul Dua Makkar, dottore in chirurgia dentale, l’esposizione prolungata al vapore e all’acqua calda indebolisce le setole, che col tempo perdono la loro efficacia pulente.
Secondo l’esperta, il miglior modo per conservare uno spazzolino è tenerlo in un ambiente fresco e asciutto, lontano dalla doccia e possibilmente anche dal bagno stesso. Questo perché le zone umide e calde favoriscono non solo l’usura delle setole, ma anche la proliferazione dei batteri, che possono facilmente depositarsi sullo spazzolino e, di conseguenza, finire direttamente in bocca.
Il secondo grande problema riguarda l’igiene. Arun Narang, dentista estetico con studio a Toronto, mette in guardia contro il rischio di contaminazione incrociata: lavarsi i denti sotto la doccia significa introdurre lo spazzolino in un ambiente dove l’umidità e la temperatura sono ideali per la crescita batterica.
Spesso la doccia è condivisa da più persone all’interno della stessa famiglia, e ciò aumenta le probabilità di contatto con superfici già contaminate. Appoggiare lo spazzolino a una parete, su un portasapone o direttamente sul bordo della doccia significa esporlo a germi potenzialmente dannosi. A differenza del lavandino, che tra un uso e l’altro si asciuga, la doccia resta umida a lungo e accumula vapore, creando l’ambiente perfetto per i batteri. E il rischio non è solo teorico: ogni volta che ci si lava i denti, si rischia di trasferire quei batteri direttamente in bocca.
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Infine, non va sottovalutato il rischio più immediato: quello di farsi male. Molti prodotti per l’igiene personale usati sotto la doccia — dai saponi agli shampoo, fino ai balsami e ai lavaggi oleosi per il corpo o per la bocca — lasciano residui scivolosi sul piatto doccia. Se a questi si aggiungono le distrazioni causate dal lavarsi i denti mentre ci si insapona o ci si sciacqua, la possibilità di perdere l’equilibrio aumenta sensibilmente.
In particolare, i collutori a base oleosa rappresentano un rischio aggiuntivo: non solo rendono scivoloso il pavimento durante l’uso, ma i loro residui possono rimanere attivi anche dopo aver terminato la doccia, continuando a rappresentare un pericolo.
Nonostante i rischi, alcune persone trovano irresistibile l’idea di risparmiare tempo lavandosi i denti sotto la doccia. Se proprio non si riesce a rinunciare a questa abitudine, è fondamentale adottare alcune precauzioni. Amber Bonnaig, dentista e direttrice di uno studio odontoiatrico in Georgia, consiglia almeno di non lasciare lo spazzolino in doccia.
Il suggerimento è semplice ma essenziale: dopo l’uso, è importante riporre lo spazzolino in un luogo asciutto e pulito, lontano dall’umidità. Così si riduce il rischio che batteri e muffe si depositino sulle setole e finiscano nella bocca.
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