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Se ti sei mai trovato a iniziare per la quarta volta quella serie che ormai conosci a memoria, sappi che non sei solo e, soprattutto, non sei pigro. Secondo gli psicologi, tornare a guardare film o serie TV già visti è una vera strategia inconscia per affrontare la vita. O, quantomeno, per sopravvivere alle riunioni su Zoom, ai lunedì mattina e alle bollette.
Quando il caos della quotidianità prende il sopravvento, il cervello cerca rifugio in ciò che conosce. E cosa c’è di meglio di un episodio che sappiamo già come andrà a finire? Nessuna sorpresa, nessun colpo di scena che ci manda in tilt. Solo la rassicurante certezza che tutto tornerà al suo posto entro 42 minuti (intervallo pubblicitario incluso).
La familiarità è una delle armi segrete della mente. In mezzo a un mondo imprevedibile, sapere che Jim alla fine bacerà Pam o che quel personaggio morirà esattamente nella stessa scena ogni volta, ci aiuta a sentirci al sicuro. Non è nostalgia, è gestione dell’ansia. Sì, rivedere contenuti già noti aiuta davvero a ristabilire un equilibrio emotivo.
Uno studio dell’Università di Chicago ha confermato che nei momenti più stressanti o in cui ci si sente giù di tono, le persone sono più portate a ripescare episodi già visti piuttosto che cercare nuove trame. È come ordinare il solito piatto al ristorante: non ci cambierà la vita, ma almeno sappiamo cosa aspettarci.
C’è anche un lato molto pratico nel rewatching: non serve concentrarsi troppo. Quando si ha bisogno di un sottofondo mentre si fa altro (tipo lavare i piatti, scrollare il telefono o esistenzialismo da divano), niente funziona meglio di una serie già vista. Niente panico per aver perso un dettaglio fondamentale: tanto li conosciamo tutti a memoria, pure le pause drammatiche.
Rivedere qualcosa che abbiamo già amato ci regala una sensazione di controllo. E, in tempi in cui anche il meteo ci tradisce regolarmente, avere sotto controllo almeno un episodio di “Friends” è quasi terapeutico. Il tutto senza dover sopportare il rischio che la nuova serie scelta si riveli un flop clamoroso.
Riguardare serie e film è anche un modo per creare una routine emotiva. I nostri personaggi preferiti diventano una sorta di compagnia stabile, amici fittizi che non ci giudicano e non ci chiedono nulla, se non di premere “play”. E non è poco, se si considera che anche ordinare il sushi ormai implica decisioni complesse.
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Inoltre, quando la mente è stanca e non ne vuole sapere di seguire trame nuove, il comfort di una storia già conosciuta è il compromesso perfetto. Non dobbiamo fare lo sforzo di capire chi è chi, né ricordare cosa è successo nella puntata precedente. È tutto già lì, pronto a rassicurarci con la forza dell’abitudine. Insomma, se ti senti in colpa per aver riguardato per la quinta volta la stessa serie… smetti. Non è pigrizia, è salute mentale. E, in fondo, chi non ha bisogno ogni tanto di un po’ di prevedibilità per restare a galla nella grande sitcom che è la vita?
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