Perché gli uccelli cantano all’alba?

Perché gli uccelli cantano all’alba: il coro della foresta che anticipa il sole

 

Dimenticate la pace bucolica del risveglio in mezzo alla natura. Nelle foreste tropicali dei Ghati occidentali, in India, l’alba è un momento di vera attività orchestrale. Un gruppo di ricercatori del Cornell Lab of Ornithology ha deciso di capire perché tante specie di uccelli abbiano la tendenza a farsi sentire con più entusiasmo proprio all’inizio della giornata.

Per farlo hanno disseminato la foresta con microfoni in 43 diverse località, raccogliendo per mesi le esibizioni di ben 69 specie diverse. Il risultato? Una playlist mattutina che nemmeno una radio locale riuscirebbe a programmare. Alcune specie cantano praticamente solo all’alba, altre distribuiscono i canti lungo la giornata, ma comunque con picchi notevoli nelle prime ore.

Uccelli canori e alba: il fenomeno spiegato

Non è un’abitudine casuale né un vezzo poetico. A quanto pare, cantare all’alba risponde a logiche ben precise. Ci sono almeno quattro teorie che cercano di spiegare questa abitudine. La prima riguarda il microclima: all’inizio della giornata, l’aria è più stabile, il vento è ridotto e i suoni si propagano meglio. Quindi, se si vuole fare bella figura (o minacciare un vicino), meglio farlo quando si è ben udibili.

Un’altra ipotesi riguarda la difesa del territorio. Cantare all’alba è il modo più efficace per dire “questo è il mio ramo” prima ancora che la concorrenza abbia il tempo di stiracchiarsi. Senza contare che dopo il canto, è tempo di colazione: molti uccelli preferiscono spendere le prime energie per la comunicazione e poi dedicarsi alla caccia.

Comportamento sociale e alimentazione mattutina

Lo studio ha osservato che gli uccelli più territoriali sono anche quelli più mattinieri. Chi ha un’area da difendere, infatti, tende a farsi sentire per primo. Tra i canterini dell’alba ci sono anche molti uccelli onnivori, probabilmente perché il momento del risveglio è ideale per scambiarsi informazioni su dove si nasconde il prossimo spuntino.

Un altro elemento interessante riguarda il silenzio relativo della foresta al mattino. Meno rumore, più efficacia nella comunicazione. È il momento perfetto per socializzare, dichiarare la propria presenza o fare colpo senza dover alzare troppo la voce. Del resto, chi non ha mai apprezzato un po’ di tranquillità prima della confusione del giorno?

Uccelli tropicali, evoluzione e canto del mattino

La ricerca, pubblicata su Philosophical Transactions of the Royal Society B, si concentra in particolare su una singolare biodiversità: quella dei Ghati occidentali, che ospitano circa il 30% delle specie animali e vegetali dell’intero subcontinente. Un ecosistema tanto ricco quanto fragile, dove studiare comportamenti come questi può aiutare anche nella conservazione.

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Gli uccelli non cantano all’alba per poesia o romanticismo, ma per motivi molto pratici: farsi sentire meglio, difendere il territorio, trovare cibo o collaborare. E se il Dumetia atriceps, unica specie ad apprezzare di più il tramonto, rappresenta l’eccezione, la regola sembra ormai chiara: il canto del mattino non è una scelta estetica, è una strategia evolutiva. Quindi, la prossima volta che verrete svegliati da un concerto improvviso tra i rami, ricordate: non lo fanno per disturbarvi, ma perché il mattino ha l’oro… e il microfono in bocca.

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