Pessimi coinquilini

“Sono esasperata. I miei coinquilini hanno toccato il fondo. Aiuto, cosa devo fare? Ho scritto a Grazia, la mia ex coinquilina, per chiederle spiegazioni. Mi chiamo Miriam e sono studentessa fuori sede. Vivo in un appartamento con una camera doppia e una singola, la mia. Abito in questa casa da cinque anni. Chiunque studia fuori lo sa: quando abiti in una casa per alcuni anni, poi la senti tua e te la comandi in qualche modo. La stanza doppia è sempre stata affittata come singola. Ci stava una ragazza, Grazia, con cui siamo diventate molto amiche. Lei poi si è laureata e ha lasciato la stanza. Siccome c’era una sua amica che la voleva, l’ha presa lei. Grazia me l’ha raccomandata. È una bravissima ragazza, diceva. La conosco da una vita, stai tranquilla. Ecco, quando ti dicono “stai tranquilla”, forse non dovresti fidarti. Comunque sia, questa ragazza viene a stare qui. E vedo che è un po’ svampita, tipo per le pulizie. Vedo che si scorda il suo turno, che non le fa in sostanza. Abbiamo avuto alcune piccole discussioni su questo. E niente, avevo concluso fosse pigra, tutto qui. Poi è venuto il suo ragazzo. In questa casa non ci sono regole sui ragazzi. Possono venire di tanto in tanto. Chiaramente non possono stabilirsi qui. Ma se si vuole portare qualcuno lo si può fare. Basta avvisare prima. La mia nuova coinquilina mi avvisava all’inizio quando portava il suo ragazzo, che a me sembrava pure simpatico. Mi ha dato dei film da guardare, insomma è stato gentile. Ma poi le cose sono cominciate a cambiare. Avevo trovato una cosa strana in cucina, ma non ci avevo fatto tanto caso. Ma ora che il fatto si è ripetuto, ho capito che c’è qualcosa di pesante sotto.”

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Miriam, studentessa fuori sede, condivide la sua frustrazione riguardante la convivenza con i suoi coinquilini. Abitando da cinque anni nello stesso appartamento, con una camera doppia affittata come singola e la sua stanza personale, Miriam ha sviluppato un forte senso di appartenenza per la casa.

Il conflitto inizia quando Grazia, una sua amica e precedente coinquilina, si laurea e lascia l’appartamento. Grazia suggerisce di affittare la stanza a una sua conoscente, rassicurando Miriam sulla affidabilità della ragazza, che conosce da anni. Tuttavia, le rassicurazioni si rivelano infondate quando la nuova coinquilina mostra di essere svampita e poco attenta, specialmente per quanto riguarda le pulizie e il mantenimento dell’ordine. Nonostante alcune discussioni sull’argomento, Miriam conclude che la ragazza sia semplicemente pigra.

La situazione si complica ulteriormente con l’arrivo del ragazzo della nuova coinquilina. Nonostante nell’appartamento non ci siano regole stringenti riguardo agli ospiti, è chiaro che non possono stabilirsi permanentemente. Inizialmente, la nuova coinquilina avvisa Miriam quando il suo ragazzo viene a trovarla, e quest’ultimo sembra anche simpatico, suggerendo film da guardare e mostrandosi gentile.

Tuttavia, il comportamento della coppia inizia a mutare, con Miriam che nota qualcosa di strano in cucina, un evento inizialmente trascurato ma che si ripete, portandola a sospettare che ci sia qualcosa di più grave sotto la superficie di questi cambiamenti. Questa crescente preoccupazione e confusione su cosa fare riguardo alla situazione con i suoi coinquilini riflette la complessità e le sfide che possono emergere nella convivenza condivisa, specialmente quando le dinamiche interpersonali e il rispetto delle regole comuni iniziano a vacillare.

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