Picchiare il computer è un buon modo per ripararlo: lo dicono i tecnici

Picchiare il computer è sempre una buona idea

 

Non nasconderti dietro lo schermo, ti abbiamo visto. Inutile che lo neghi: anche tu, almeno una volta nella vita, hai usato il metodo della “percussive maintenance”. Non è una parolaccia in inglese: è solo la locuzione che indica tecnicamente l’atto di picchiare il computer, o altro dispositivo, che non funziona. Di certo tu lo hai fatto con la vecchia tv a tubo catodico. Dì la verità: ha funzionato, vero?

I più pensano che malmenare apparecchiature inanimate sia un atto futile e sciocco. Invece gli addetti ai lavori dicono che questo gesto non è sempre inutile; bisogna contestualizzare e soprattutto praticarlo con gli oggetti giusti. Devi sapere infatti che tutto ciò che ha un funzionamento meccanico è fatto di ingranaggi che potrebbero, per l’usura o altri inconvenienti, andare fuori posto. Una bottarella, in modo miracoloso, potrebbe sistemare ciò che è guasto.

Picchiare il computer è una buona idea, ma non sempre-sempre

Quindi parliamo di device meccanici. E che dire di quelli elettronici, che per noi sono ormai la grande maggioranza? Rispetto a quelli elettronici si può dire che ci sono comunque dei collegamenti che potrebbero danneggiarsi. Anche in questo caso, dare dei colpi potrebbe servire a risistemare le cose. Parliamo sempre di colpetti, sia chiaro: una martellata raramente è riuscita a riparare qualcosa.

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Picchiare il computer, o lo smartphone, di conseguenza non sempre potrebbe essere un’azione intelligente. Più il device è delicato, più è facile che con dei colpi si peggiori la situazione. Nella migliore delle ipotesi, non si ottiene un bel nulla. Tranne una cosa, è ovvio: togliersi la soddisfazione di punire quel maledetto dispositivo che proprio non

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