Ponte del 25 aprile: le migliori destinazioni italiane

Come trascorrere il ponte del 25 aprile: idee di viaggio

 

Il 2023 è l’anno dei ponti. Quest’anno, infatti, sarà possibile sfruttare fino a 33 giorni di vacanza collegando festività e fine settimana. Il 25 aprile non fa eccezione: la data in cui si festeggia la Liberazione, infatti, cade di martedì. Quindi, basterà prendersi le ferie per il giorno precedente, così da godersi quattro giorni di puro relax. Vorreste organizzare un viaggio per trascorrere al meglio il ponte del 25 aprile? Ecco le migliori idee da cui prendere spunto.

Avete mai sentito parlare del Giardino dei Tarocchi? Si tratta di un parco artistico ideato e realizzato da Niki de Saint Phalle. L’attrazione si trova a Capalbio, in provincia di Grosseto, e vi lascerà a bocca aperta. Tra le attività da abbinare alla visita del meraviglioso giardino c’è una giornata di puro relax alle terme di Saturnia, ad appena 50 minuti di macchina da Capalbio. Naturalmente, non potrete perdervi la visita di Saturnia, il borgo più antico d’Italia, in cui ammirare la necropoli del Puntone, le cascate e il Castellum Aquarum.

Le proposte per tutti i gusti

Amanti del vino, la vostra prossima destinazione in occasione del ponte del 25 aprile potrebbe essere Barolo, il piccolo paese di Langa che dà il nome al celeberrimo vino rosso. Qui potrete godervi una degustazione nell’Enoteca Regionale di Piazza Falletti, per poi proseguire alla volta di Alba, nota per il tartufo bianco.

Infine, quale miglior conclusione del vostro tour enogastronomico di una capatina a Grinzane Cavour? Non perdetevi, tra un assaggio e l’altro, la visita del castello e del museo etnografico. L’ultima proposta è per gli appassionati di trekking. Nei giorni che precedono la ricorrenza della Liberazione, potrete organizzare un breve cammino che vi permetta di stare a contatto con la natura e vivere incredibili avventure.

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Tra i più belli ci sono il Sentiero dello Spirito, alla scoperta degli eremi solitari della Majella, e il sentiero degli Dei, in Campania, che Italo Calvino ha definito come “quella strada sospesa sul magico golfo delle Sirene solcato ancora oggi dalla memoria e dal mito“.

 

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