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Chi pensava che l’architettura avesse già toccato il cielo dovrà ricredersi. La Cina, con una certa nonchalance, sta per aprire un nuovo capitolo nei record mondiali: l’Huajiang Grand Canyon Bridge, che con i suoi 625 metri di altezza diventerà il ponte più alto del pianeta. Se vi gira la testa solo a leggere la cifra, sappiate che siete in buona compagnia.
La location è la provincia cinese del Guizhou, un’area già famosa per ospitare più della metà dei cento ponti più alti del mondo. Insomma, in Guizhou non costruiscono strade, costruiscono opere d’arte sospese nel vuoto. Il nuovo ponte attraverserà il profondo canyon del fiume Beipan, noto come Huajiang Grand Canyon o, per chi ama la drammaticità, “la fessura della Terra”.
Non è la prima volta che Guizhou conquista il primato in fatto di ponti: ci era riuscita nel 2003 e di nuovo nel 2016. Evidentemente, qui alzano sempre l’asticella – e il cemento armato. Il nuovo ponte, che verrà inaugurato il 30 giugno 2025, collega due versanti della valle con un’impressionante estensione di 2.890 metri. E il bello è che non è solo una meraviglia da guardare: serve anche a qualcosa.
Attualmente, attraversare il canyon richiede circa un’ora di guida su una strada tutta curve. Ma con l’apertura del ponte, basterà un minuto. Un piccolo passo per il traffico locale, un enorme balzo per l’efficienza.
Certo, non poteva mancare l’effetto “wow” per i visitatori. Il progetto prevede un ascensore panoramico all’interno di una delle torri principali, ideale per chi vuole salire senza sudare. Ma non finisce qui: ci sarà anche un bar con vista stellare, perfetto per riflettere sull’esistenza a centinaia di metri da terra, e un pavimento in vetro sotto la carreggiata che farà sembrare ogni passo un atto di coraggio.
E per chi non è contento finché non rischia davvero, c’è il bungee jumping più alto del mondo. Perché attraversare il ponte è bello, ma buttarcisi giù è un’esperienza a sé.
Dietro a questo progetto c’è un messaggio chiaro: la Cina non si limita a costruire, vuole stupire. Il ponte Huajiang è l’ennesimo esempio della potenza ingegneristica del Paese, che da anni investe pesantemente nelle infrastrutture. Non a caso, le autorità locali vedono nel ponte un simbolo del progresso e una calamita per il turismo. Il tutto è stato costruito in soli tre anni, dal gennaio 2022 al 2025. Un tempo record per un ponte che fa impallidire anche i più temerari.
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Chi pensava che i ponti servissero solo a collegare due punti, ora sa che possono anche far girare la testa. L’Huajiang Grand Canyon Bridge non è solo un ponte: è un’impresa tecnica, un’attrazione turistica e una dichiarazione d’intenti. Per la Cina, salire di quota sembra essere diventata la nuova normalità. Per il resto del mondo, l’unica speranza è non soffrire di vertigini.
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