I popcorn riducono il rischio di demenza senile e Alzheimer: lo studio

Incorporare più cereali integrali nella dieta è associato a un minor rischio di declino cognitivo

 

Vedere un film al cinema potrebbe essere più sano di quanto pensiate. Una nuova ricerca suggerisce che incorporare più cereali integrali – come i popcorn – nella dieta è associato a un minor rischio di declino cognitivo. Lo studio, pubblicato sulla rivista Neurology, ha rilevato che le persone che mangiavano più cereali integrali erano più giovani di 8,5 anni dal punto di vista cognitivo rispetto a quelle che ne mangiavano quantità minori. I cereali integrali inclusi nello studio erano alcuni pani e cereali, quinoa e popcorn. Una porzione di cereali integrali è stata definita come 30 grammi di cibo, pari a circa una fetta di pane, mezza tazza di pasta o riso cotti, 30 grammi di cracker o una tazza di cereali secchi.

Per determinarlo i ricercatori della Rush University di Chicago hanno osservato 3.326 persone, di età media 75 anni, non affette da demenza, il 60% delle quali di colore. I pazienti, seguiti per circa sei anni, hanno compilato un questionario sulla loro dieta e sono stati sottoposti a test cognitivi e di memoria ogni tre anni. Sulla base delle risposte al questionario, i partecipanti sono stati suddivisi in cinque gruppi diversi in base al consumo di cereali integrali, da quelli che ne mangiavano meno di mezza porzione al giorno a quelli che ne consumavano 2,7 porzioni al giorno.

Il punteggio cognitivo globale dei partecipanti che consumavano più cereali integrali diminuiva più lentamente

I ricercatori hanno notato che i partecipanti di colore avevano più probabilità di quelli bianchi di consumare più di una porzione giornaliera di cereali integrali, che hanno dimostrato di avere notevoli benefici per la salute. Per determinare il possibile ruolo dei cereali integrali nella cognizione, i ricercatori hanno confrontato le valutazioni dei partecipanti con un punteggio di cognizione globale, altrimenti noto come il gold standard utilizzato come misura del deterioramento cognitivo.

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Il team ha scoperto che il punteggio cognitivo globale dei partecipanti neri che consumavano più cereali integrali – più di tre porzioni al giorno – diminuiva più lentamente di quelli che ne consumavano meno di una porzione. La ricerca, sostenuta dall’Alzheimer’s Association e dal National Institutes of Health, potrebbe aprire la strada a raccomandazioni dietetiche su misura, anche se sono necessari ulteriori studi per confermare l’associazione tra assunzione di cereali integrali e cognizione.

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