Portami all’aeroporto

La mia fidanzata (e sua madre…) pretende che io sia il suo chauffeur a comando anche quando non serve. E con la mia macchina. Pagina di spunte una bella discussione appena sfornata per voi. La mia fidanzata è riuscita a farmi inc****re per bene, e voglio farvi vedere di cosa è capace la sua mente bacata (e quella di sua madre…) La discussione riguarda l’accompagnare in aeroporto lei e la madre, che ogni tot mesi deve recarsi a fare terapie o visite. Ora noi abiEamo in un paesino internato che dista parecchio dall’aeroporto della ciFà più vicina, 40 minuE solo per arrivare all’autostrada. E qua dalle mie parE (al sud tanto per chiarire) è quasi usanza essere portaE e presi dall’aeroporto. Altro che mezzi o taxi. Ci vuole il parente-amico-conoscente che fa da auEsta. Ma in questo caso specifico questa usanza è davvero contro ogni logica. Ve ne accorgerete da soli, leggendo. Aggiungete poi che pretende di usare la mia macchina ma che io non devo toccare la sua (di sua madre…), e la “rage” è servita.

Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!

Il nostro fan ha deciso di condividere una discussione appena avvenuta con la propria fidanzata, che lo ha portato a perdere la pazienza. Racconta con tono acceso una situazione che lo ha coinvolto direttamente e che, a suo dire, mette in evidenza un atteggiamento che reputa irragionevole da parte della compagna e di sua madre.

Il nodo della questione riguarda l’ennesima richiesta da parte della fidanzata: accompagnare lei e sua madre all’aeroporto per una delle frequenti trasferte mediche. Secondo quanto riportato dal nostro follower, questa esigenza si presenta ogni pochi mesi e comporta un tragitto piuttosto impegnativo. Spiega infatti di abitare in un paesino isolato, da cui servono circa 40 minuti solo per raggiungere l’autostrada, prima ancora di affrontare il resto del viaggio verso l’aeroporto della città più vicina.

Il nostro amico specifica che, nella sua zona del Sud Italia, è ancora molto diffusa l’abitudine di essere accompagnati e ripresi all’aeroporto da un parente, un amico o un conoscente, anziché servirsi di taxi o mezzi pubblici. Tuttavia, in questo caso particolare, ritiene che la tradizione si scontri con il buon senso. Sostiene infatti che il viaggio non sia necessario e che le alternative esistano, ma che vengano ignorate per principio o per comodità.

A peggiorare la situazione, secondo il racconto del nostro fan, ci sarebbe la pretesa che venga utilizzata esclusivamente la sua automobile per questi spostamenti. Spiega con frustrazione che la vettura della madre della sua fidanzata non solo non può essere usata, ma non può nemmeno essere toccata, mentre la sua deve essere messa a completa disposizione. Questa disparità di trattamento è uno degli elementi che contribuisce maggiormente al suo malcontento.

Il nostro follower conclude il racconto con l’intento di mostrare, attraverso i messaggi della discussione, quanto ritenga assurdo il comportamento della fidanzata e di sua madre. Condivide questa esperienza per far emergere il proprio punto di vista e, forse, trovare comprensione tra chi ha vissuto situazioni simili.

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