Posticipare la sveglia fa male alla salute: lo studio

Posticipi la sveglia? Ecco perché non dovresti farlo più

 

C’è chi al mattino si sveglia pimpante ed entusiasta, pronto ad affrontare una nuova giornata con grinta e buonumore. E chi, invece, pagherebbe oro per starsene ancora cinque minuti a letto. Se – come la maggior parte della popolazione mondiale – rientrate in questa categoria, è molto probabile che anche voi abbiate fatto ricorso almeno una volta a uno stratagemma che la scienza ha bollato senza possibilità di appello come dannoso per la salute.

Di quale trucchetto si tratta? Impostare la sveglia in anticipo, per poi rimandarla di cinque minuti per svariate volte. I ricercatori dell’Università statunitense di Notre Dame parlano chiaro: questa abitudine non solo non facilita il risveglio, ma lo rende ancora più traumatico. Per dimostrare la loro ipotesi di ricerca, gli scienziati hanno intervistato 450 persone. Dopodiché, i partecipanti allo studio sono stati sottoposti al monitoraggio del sonno e della loro attività cardiaca. Così, è saltato fuori che chi tendeva a posticipare la sveglia presentava un maggior rischio di disturbi del sonno.

Un meccanismo che fa scattare l’inerzia del sonno

Perché ritardare il risveglio ha questo effetto deleterio sul nostro organismo? A causa di questo comportamento i cicli naturali del sonno vengono interrotti, generando un fenomeno noto come inerzia del sonno. Con questa espressione si intende la sensazione di stanchezza e scarsa lucidità che proviamo al mattino e che spesso può affliggerci per l’intera giornata, compromettendo le nostre capacità cognitive.

Al contrario, gli studiosi hanno rilevato che coloro che non posticipavano la sveglia mostravano una migliore qualità del sonno e tendevano ad assumere minori quantità di caffeina durante la giornata. Senza contare che anche la comparsa di disturbi come insonnia, fatica ad addormentarsi e risvegli notturni risultava decisamente ridotta.

Leggi anche: Hai la “sindrome del sonno corto”? La verità dietro le famose “4 ore a notte” di riposo

Come fare, allora, per abbandonare questa cattiva abitudine? In primis, è bene essere propositivi: sebbene all’inizio possa sembrare difficile, basterà un po’ di costanza. Del resto, non è necessario saltare giù dal letto gridando il proprio buongiorno al mondo; sarà sufficiente prendersi il tempo necessario per alzarsi e avere pazienza per osservare i primi risultati arrivare dopo pochi giorni.

 

Share