Povertà mestruale

“Soffro di povertà mestruale. Devo scegliere. Se mi compro gli assorbenti, devo rinunciare a qualcosa. Ho sempre avuto delle mestruazioni molto abbondanti. Quindi in assorbenti spendo un capitale ogni mese. Ho anche dei dolori lancinanti che mi costringono a prendere dell’ibuprofene e compagnia bella. In sostanza spendo molto ogni mese per gestire le mie mestruazioni. In più il prezzo è aumentato di recente, che hanno rimesso l ‘iva a quanto pare. Io quindi arrivo a fine mese con l’acqua alla gola. Spero sempre in n ritardo che mi traghetti al mese successivo quando prenderò gli altri soldi dai miei clienti. Ma purtroppo non ho un ciclo regolarissimo e sto mese mi è pure anticipato. Ho quindi dovuto rinunciare a un’uscita col mio ragazzo. È brutto dovere scegliere. È brutto che qualcosa di sanitario come l’assorbente debba costare così tanto. 5 euro,, 6 euro una confezione di 9 assorbenti. E io quante ne devo comprare? Quanto devo spendere? No, non è giusto. La cosa incredibile è che le persone non lo capiscono. Come se le mestruazioni fossero qualcosa che non li riguarda, che magicamente si tamponano da sole.”

Scrivete cosa ne pensate nei commenti di Facebook e Buona lettura!

La nostra fan, una follower che ha voluto raccontare con coraggio una condizione che purtroppo riguarda molte donne, ha deciso di condividere la sua esperienza legata alla povertà mestruale. Spiega di soffrire di mestruazioni molto abbondanti, con sintomi dolorosi che ogni mese richiedono non solo l’uso di numerosi assorbenti, ma anche farmaci come l’ibuprofene per sopportare i dolori.

Ogni mese, racconta, si trova costretta a spendere una cifra importante solo per poter gestire questo bisogno primario. E sottolinea come, recentemente, la situazione sia peggiorata a causa del rialzo dei prezzi, in particolare per la reintroduzione dell’IVA sugli assorbenti. Questo ha reso ancora più difficile far quadrare i conti, al punto da dover scegliere tra acquistare i prodotti sanitari di cui ha bisogno e rinunciare ad altre spese quotidiane.

Share