Don Antonio Romano ha fatto la sua scelta. Dopo 32 anni di sacerdozio, lascerà l’abito talare e lo farà per amore di una donna. Il parroco della chiesa di Santa Maria degli Angeli a Chiusano San Domenico, in provincia di Avellino, ha scelto di annunciare la decisione ai suoi fedeli con un post di Facebook. Ha scritto: “Dopo una lunga amicizia, ho scoperto di amare una donna con la quale condivido sentimenti, aspirazioni, progetti, valori, fede principi e ideali. Non riusciamo a fare a meno l’uno dell’altra nonostante tutti gli sforzi fatti per reprimere il sentimento e i tentativi di separazione. Non posso continuare a combattere contro la mia natura. Questo conflitto interiore ha eroso negli ultimi tempi, anche l’entusiasmo e la fecondità del mio ministero fino a renderlo pesante e opprimente”.
Il 18 ottobre scorso don Antonio Romano ha chiesto al vescovo della Diocesi di Avellino di essere sollevato dal suo incarico. Il prete ha voluto scusarsi con i parrocchiani per “aver indugiato per parecchio tempo nel prendere questa decisione: dopo un lungo travaglio interiore, adesso i tempi sono maturi. In questi anni ho acquisito maggiore consapevolezza di me e di ciò che mi circonda e questo mi ha dato più coraggio e determinazione”. In ogni caso comunque ad essere “missionario laico” con la sua associazione per sostenere i bambini del Burundi.
Leggi anche: Prete high tech distribuisce adesivi dei santi da applicare sullo smartphone
Ha poi detto la sua sul celibato dei sacerdoti: “Non ho mai nascosto le mie convinzioni su questa imposizione come conditio sine qua non per accedere al sacerdozio, ma la rispetto e non pretendo che la cambino per me. Con il tempo si matura e si acquisisce maggiore consapevolezza e io ho capito che il celibato non fa per me”. E a chi lo accusa di essersi legato a una donna sposata, risponde respingendo al mittente queste illazioni: “Per evitare illazioni e maldicenze, si sappia che questa donna è uscita da una convivenza travagliata che non si può definire matrimonio. Sono assolutamente certo che ci siano tutte le condizioni affinché il tribunale ecclesiastico ne dichiari la sua evidente nullità e così ristabilire ogni giustizia. Adesso ho realizzato di avere una nuova vocazione e un’importante missione da compiere a cui non mi posso sottrarre”.
Share