Memorabile promo di una catena di pizzerie: “Compra ora la pizza, la pagherai quando morirai”

Non è la prima volta che Pizza Hell si distingue per le sue campagne pubblicitarie sopra le righe

 

Ah, la pizza. Che mondo sarebbe senza la pizza. Tanto che, appunto, ce l’hanno copiata in tutto il mondo. E seppur non abbia bisogno di promozioni per incentivare a mangiarla, una catena di pizzerie ha deciso comunque di sbizzarrirsi e ha dato vita ad una trovata pubblicitaria insolita. Non hai i soldi per poterti permettere una buona pizza? Niente paura: il conto lo puoi pagare “dopo”. E con quel dopo non intendiamo il giorno dopo, ma “quel” giorno. Se non lo avete capito, stiamo parlando del giorno della propria morte.

È la singolare iniziativa di una catena di pizzerie neozelandese – il cui nome è già tutto un programma, “Hell Pizza” – che ha lanciato questo metodo alternativo di pagamento: compri adesso e paghi “dopo”. Una formula parecchio consolidata nel mondo del marketing, se non fosse che il periodo temporale è molto astratto e si riferisce al momento in cui si sarà passati a miglior vita. Il concetto su cui si basa questa memorabile promozione è il seguente: ordini la pizza, la mangi con gusto e poi la paghi da estinto. Grazie tante, direte voi: una bella pizza gratis e chi si è visto si è visto. Del resto quando si è morti si è morti.

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La promo è per 666 fortunati

E invece no perché non si sfugge a Hell Pizza. I clienti che aderiranno, infatti, dovranno sottoscrivere un accordo con cui si impegneranno a pagare la pizza mangiata chissà quanto tempo prima con un lascito testamentario. C’è un “però”: la promo non è per tutti. Potrà accedere all’“After life pay” solamente un gruppo di eletti. I fortunati saranno estratti a sorte tra coloro i quali si registreranno ad un apposito link. Quante persone? La risposta a questa domanda è scontata per una catena di pizzerie che si chiama Hell Pizza: saranno, ovviamente, 666. Se siete rimasti scioccati da questa promozione singolare, sappiate che la catena non è nuova a campagne pubblicitarie shock. Spesso queste hanno varcato i confini nazionali e hanno suscitato clamore e, il più delle volte, indignazione.

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