Pub aumenta il conto di 20 centesimi ogni volta che il cameriere si avvicina al tavolo

Un cliente pubblica lo scontrino e accusa il locale: pagato anche un euro per avere posate pulite, il web si divide

 

Pagare per essere serviti al tavolo non è certo una novità. In molti ristoranti e caffè, soprattutto in Europa, il “servizio” viene addebitato come voce aggiuntiva sullo scontrino. Ma un pub spagnolo ha deciso di portare il concetto all’estremo, chiedendo 20 centesimi ogni volta che un cameriere si è avvicinato al tavolo. Risultato? Una pioggia di polemiche e uno scontrino diventato virale.

Il caso dell’Imperial Bar di Zamora: 20 centesimi a visita del cameriere, più 1 euro per le posate pulite

Il protagonista della vicenda è Galey Hermoso, un cliente che ha raccontato pubblicamente quanto accaduto durante una cena all’Imperial Bar, nella città spagnola di Zamora. Quando ha richiesto il conto, Hermoso ha notato qualcosa di strano: il totale comprendeva diversi supplementi da 20 centesimi, uno per ogni singolo intervento del cameriere al tavolo.

Non bastasse, nel totale figurava anche un addebito extra di un euro, motivato dal semplice fatto di aver chiesto posate pulite. Secondo quanto riportato dallo stesso cliente, aveva solo domandato un nuovo set di coltello e forchetta per poter tagliare comodamente un toast, senza alcuna informazione preventiva sul fatto che la richiesta avrebbe avuto un costo aggiuntivo.

Sconcertato, Hermoso ha pensato bene di condividere una foto della ricevuta su Twitter, raccontando l’esperienza con tono tra il sorpreso e l’ironico. Il post ha fatto il giro della rete nel giro di poche ore, attirando migliaia di commenti e condivisioni.

La risposta del pub: “Pagamento dovuto per ogni bevanda servita, non per le semplici chiamate”

Di fronte all’ondata di indignazione, l’Imperial Bar non è rimasto in silenzio. In una nota, il locale ha chiarito la propria posizione, spiegando che i costi aggiuntivi non si riferiscono alla semplice “chiamata del cameriere”, ma esclusivamente alle occasioni in cui al tavolo veniva effettivamente servita una bevanda o una pietanza. Quindi, secondo la versione del pub, ogni intervento del personale giustificava l’applicazione di quei 20 centesimi supplementari.

Quanto all’euro extra per le posate pulite, il bar non ha offerto una giustificazione precisa, ma ha ribadito che nella zona è “una pratica non rara” quella di adottare tariffe variabili a seconda del livello di servizio richiesto.

Reazioni contrastanti online: tra ironia, indignazione e sostegno al locale

Il web, come prevedibile, si è acceso. Da una parte, molti utenti hanno espresso solidarietà al cliente, definendo l’iniziativa del pub “ridicola”, “al limite dell’assurdo” e “una truffa camuffata da trasparenza”. Altri, però, hanno preso le difese del locale, sostenendo che una tariffa di 20 centesimi per ogni servizio al tavolo sia legittima, soprattutto se ciò comporta un servizio rapido, attento e costante.

C’è anche chi ha approfittato della vicenda per raccontare esperienze simili in altri ristoranti, specialmente in zone turistiche, dove ogni minima richiesta può trasformarsi in un supplemento sul conto.

Al di là delle opinioni personali, la vicenda ha sollevato un dibattito più ampio: fino a che punto è giusto far pagare il servizio al tavolo? E soprattutto: quanto dovrebbe essere comunicato in anticipo al cliente, magari nel menù o da parte del personale?

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