Pulire male

“Mio marito mi critica sempre perché dice che pulisco poco e male la casa. E ora chiamerà mamma (e forse pure l’avvocato)… Gli sto per mostrare quanto si sbaglia. Chi lo a detto che le pulizie le devono fare solo le donne?? Io non credo che sia così che si ragioni nel 2023. Sono una donna che lavora e che non ha scelto di diventare una casalinga. Inoltre mio marito non si rende conto di quanto pulisco. Quando ci siamo sposati non avevo capito quanto fosse maschilista e con idee retrograde.. Ora da quando siamo sposati e viviamo insieme ho aperto gli occhi e vedo quanto sia stato abituato male, quanto sia convinto di cose assurde. Secondo voi esiste il gene per fare le pulizie?? Ogni giorno è lo stesso discorso.. tu non sai fare questo.. tu non hai fatto bene questo.. è cosìì che si pulisce il bagno? Non si piegano così i calzini,.. io non lo sopporto più.. la verità è che nonostante io o un lavoro a tempo pieno.. faccio tutto io comunque.. lo vedete dalla chat… ora però ho intenzione di passare alle maniere più forti.. se non mi senti, urlo più forte (della serie)”

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Una donna si trova in una situazione di crescente frustrazione all’interno del proprio matrimonio, dovuta alla costante critica del marito riguardo le sue abilità di pulizia e gestione della casa. Nonostante entrambi lavorino, il marito sembra avere aspettative tradizionali sul ruolo della donna nelle faccende domestiche, aspettative che lei trova irragionevoli e datate, soprattutto considerando il contesto attuale, dove le responsabilità dovrebbero essere condivise equamente indipendentemente dal genere.

Dopo essersi sposati e aver iniziato a vivere insieme, la donna ha realizzato quanto il marito fosse radicato in una mentalità maschilista, aspettandosi che fosse lei, nonostante il suo lavoro a tempo pieno, a occuparsi esclusivamente delle pulizie di casa. Questa situazione ha portato a continue critiche sul modo in cui lei svolge queste attività, critiche che riguardano dettagli minuti come il modo di piegare i calzini o di pulire il bagno.

Stanca di questa dinamica e del mancato riconoscimento del suo impegno nel gestire la casa a fronte di un carico di lavoro già significativo, la donna sta considerando di adottare misure drastiche per far sentire la propria voce e cambiare l’atteggiamento del marito. La minaccia di coinvolgere sua madre e forse anche un avvocato indica il suo desiderio di cercare un sostegno esterno per affrontare la situazione, nella speranza che una presa di posizione più forte possa portare a un cambiamento.

Questa storia evidenzia la persistenza di stereotipi di genere nelle responsabilità domestiche e il bisogno di un dialogo aperto e di una ridefinizione delle aspettative all’interno delle relazioni, affinché si possa raggiungere un equilibrio più equo e rispettoso dei carichi di lavoro e delle capacità individuali di ogni partner.

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