Fonte: Commentimemorabili.it
Abbiamo tutti esagerato almeno una volta a tavola, magari a Natale o durante un pranzo domenicale con i parenti. Ma vi siete mai chiesti se è davvero possibile mangiare così tanto da far “scoppiare” lo stomaco? A quanto pare, sì. Tecnicamente si parla di perforazione gastrica, un evento raro ma possibile se si superano certi limiti.
Lo stomaco umano può contenere in media tra i due e i quattro litri di cibo. Oltre questa soglia, le pareti iniziano a cedere. Niente effetti speciali in stile cartone animato, nessuna vera esplosione, ma una rottura molto meno spettacolare e molto più dolorosa.
La cosiddetta esplosione dello stomaco in realtà è una necrosi, cioè la morte dei tessuti a causa di un’estensione eccessiva e prolungata. Il rischio maggiore è che i succhi gastrici, i batteri e i residui alimentari finiscano nella cavità addominale, provocando infezioni gravi come peritonite o sepsi. Insomma, uno scenario poco digeribile.
Fortunatamente il nostro corpo è progettato per evitare tutto ciò. I segnali di allarme ci sono: nausea, vomito, senso di oppressione. Sono meccanismi di difesa che impediscono di arrivare al limite, anche se non sempre li ascoltiamo, specialmente di fronte a una lasagna fatta in casa.
A mostrare con grande chiarezza (e un po’ di horror grafico) cosa succede davvero in questi casi ci ha pensato Zack D. Films. La sua simulazione evidenzia come solo un’espansione estrema e rapidissima dello stomaco possa causare una rottura. Nella realtà, dovrebbe trattarsi di un’introduzione forzata e massiccia di cibo, ben oltre la classica abbuffata festiva.
Il video non è consigliato a chi è debole di stomaco, ma ha un merito: chiarisce quanto sia difficile arrivare a un simile punto di rottura senza volerlo veramente. Quindi sì, tecnicamente può succedere, ma nella pratica bisogna insistere parecchio.
Se è raro che lo stomaco si rompa, è invece molto più facile incorrere in altri disturbi ben più comuni ma comunque fastidiosi. Gonfiore, reflusso, difficoltà digestive, crampi. Tutti segnali che dicono: “la prossima volta basta una porzione”. E spesso non li ascoltiamo.
Mangiare con moderazione, quindi, non è solo una regola per mantenere la linea, ma anche per evitare complicazioni potenzialmente serie. Perché se è difficile far scoppiare lo stomaco, farlo arrabbiare è decisamente più semplice.
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In definitiva, lo stomaco umano non è una bomba a orologeria, ma neanche un contenitore infinito. Ha dei limiti precisi e li segnala con forza quando vengono superati. Le abbuffate possono sembrare un’impresa innocua, ma a lungo andare mettono a dura prova tutto il sistema digestivo. Il consiglio? Godersi i pasti senza esagerare, anche quando l’occasione invita all’eccesso. Perché tra un’indigestione e una perforazione, il confine non è poi così sottile.
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