Qual è stato il terremoto più tragico di sempre?

Terremoto di Jiajing: ecco perché è stato il più devastante della storia

 

La mattina del 23 gennaio 1556, la provincia di Shaanxi, nella Cina nord-occidentale, fu colpita da un terremoto a dir poco devastante. La scossa durò pochi secondi, ma il fugace lasso di tempo bastò a mietere una quantità spropositata di vittime. Si stima, infatti, che a morire furono ben 100.000 persone. A rendere tanto tragico l’evento sismico furono una serie di fattori concomitanti, tra cui i criteri di progettazione urbana e la geologia dell’area.

Non da meno, naturalmente, fu l’impetuosità del terremoto, la cui magnitudo fu stimata tra 8.0 e 8.3. Il sisma, oltre a causare la morte di tantissime persone, rase al suolo le città di Huaxian, Weinan e Huayin. La catastrofe, passata alla storia come terremoto di Jiajing, fu accuratamente riportata negli annali locali. Secondo le testimonianze dell’epoca, case, templi e mura crollarono improvvisamente, i fiumi e le montagne si spostarono letteralmente, frane e incendi divamparono a causa del sisma, causando ulteriori tragedie che condussero alla morte di altre 800.000 persone.

Terremoto di Valdivia: l’attività sismica più potente di sempre

Proprio in virtù delle conseguenze catastrofiche del terremoto di Jiajing, la data del 23 gennaio 1556 è considerata come una delle più fatali nell’intera storia dell’umanità. Ad onor del vero, tuttavia, se volessimo attenerci alla sola discriminante della magnitudo non sarebbe questo l’evento sismico più forte mai registrato.

Infatti, il terremoto più potente mai rilevato si è verificato il 22 maggio 1960 in Valdivia, in Cile. Alle 19 e 11, i sismografi registrarono una scossa di magnitudo 9,5 sulla scala Richter. Quali furono le conseguenze di un evento sismico tanto impressionante? A soccombere furono 1.655 vittime. Inoltre, rimasero ferite 3.000 persone e furono 2 milioni gli sfollati costretti ad abbandonare la propria casa. Anche l’impatto economico risultò devastante: secondo le stime, i danni ammontavano a una cifra compresa tra i 4 e gli 8 miliardi di euro.

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Senza contare, poi, che trentotto ore dopo la scossa, il vulcano Puyehue eruttò proprio a causa della straordinaria attività sismica. Fortunatamente, in ogni caso, poiché il vulcano è situato tra due vallate scarsamente popolate delle Ande, ad assistere alla catastrofe furono pochi testimoni oculari.

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