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Se ogni mattina ti senti in colpa per la terza tazzina di caffè, puoi rilassarti: la scienza è ufficialmente dalla tua parte. Secondo diversi studi, chi beve 2-3 caffè al giorno vive più a lungo e gode di una salute migliore rispetto a chi si limita all’acqua tiepida e ai rimpianti.
Un’analisi del 2019 su oltre 10 milioni di persone ha dimostrato che bere tre tazze quotidiane riduce del 13% il rischio di mortalità per tutte le cause. E uno studio più recente, del 2022, ha confermato che i bevitori abituali hanno meno probabilità di ammalarsi di cuore o sviluppare aritmie. Insomma, non sarà l’elisir di eterna giovinezza, ma ci si avvicina con un espresso.
Il merito non è solo dell’energia che ci fa sembrare produttivi alle 8 del mattino. Nei chicchi si nasconde un mix di antiossidanti, polifenoli, magnesio e vitamine del gruppo B che protegge cuore, cervello e fegato. Gli antiossidanti migliorano il controllo dello zucchero nel sangue, i polifenoli aiutano il microbioma intestinale e la caffeina tiene sveglio anche chi lavora al turno di notte.
Ma attenzione: non basta ordinare un “caffè qualsiasi” al bar. Gli esperti consigliano di scegliere chicchi di Arabica biologici, macinarli al momento e soprattutto evitare di trasformare l’espresso in un dessert con zuccheri e sciroppi vari.
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Il segreto di un caffè salutare è tutto nella preparazione consapevole: meglio chicchi interi, acqua di buona qualità e un po’ di attenzione ai dettagli. Ogni tazzina diventa così un piccolo gesto di cura, oltre che una scusa per sopravvivere al lunedì. Quindi sì, puoi berlo senza rimorsi: la scienza dice che il caffè fa vivere più a lungo. Ma se arrivi alla quinta tazzina… magari fai una pausa. Anche l’immortalità ha bisogno di dormire.
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