Questa città sta obbligando i propri residenti a salutarsi l’uno con l’altro

La campagna “Säg hej” è partita a Luleå il 31 ottobre

 

Nei piccoli paesi ci si conosce tutti e si tende a salutare le persone quando le si incontra per strada. Nelle città, invece, il discorso è diverso e difficilmente si fa questo gesto, soprattutto nei confronti di perfetti sconosciuti. Eppure una piccola azione come questa può avere un impatto positivo su salute e benessere. Proprio per questo una città del nord della Svezia sta incoraggiando i suoi abitanti a salutarsi. Luleå è una meta turistica molto nota, grazie alla ferrovia che la collega con la Norvegia e al Gammelstad, un antico villaggio parrocchiale con 424 case in legno che circondano una chiesa patrimonio mondiale dell’umanità.

Gli 80.000 abitanti, però, vedono poca luce solare durante i mesi invernali. Una situazione che influisce negativamente sull’umore dei residenti, in particolare di chi si sente solo. Qui infatti le persone sono piuttosto riservate e a volte persino asociali. Durante l’inverno ci sono temperature anche inferiori ai -20° C e questo rende le conversazioni faccia a faccia meno frequenti.

L’obiettivo della campagna “Säg hej”

Dato che salutare fa sentire le persone a proprio agio e al sicuro, secondo l’amministrazione salutarsi è “qualcosa che tutti possiamo fare per creare una Lulea più piacevole” e che può fare la differenza. Tutto questo è la campagna “Säg hej”, che significa “saluta” in svedese. È iniziata il 31 ottobre, giorno in cui in Svezia non è solo Halloween, ma anche la “giornata del vicino”.

Leggi anche: In Svezia un’intera città sta per essere trasferita: ecco perché

Un filmato realizzato ad hoc che incoraggia le persone a salutare i passanti è stato proiettato nelle scuole, sugli autobus e nei luoghi pubblici. Si vede un uomo che passa davanti a una donna che riposa su una panchina del parco e le dice “hej”. La donna non risponde, ma dopo sorride. Poi ecco la stessa donna che dice “hej” a una donna anziana e accade la stessa cosa: all’inizio non reagisce ma poi sorride.

Share