Questione di tempo

Cara CM, mi chiamo Maurizio e sono da poco diventato papà di un bellissimo bambino. Essere diventato padre mi ha riportato alla mente tante cose della mia infanzia, perché io non sono cresciuto con accanto mio padre. Purtroppo. Ho sempre saputo che mio padre avesse abbandonato me e mamma quando ero davvero molto piccolo, e mia madre fosse stata poi costretta a spostarsi per trovare lavoro in un’altra città. Mia madre si è poi risposata e il nuovo marito è stato per me una figura paterna, ma non mio padre.Il mio vero padre negli anni non mi ha quasi mai cercato, se non rare volte, almeno questo è ciò che ho sempre saputo io. Da qualche tempo io sono tornato a vivere nella sua stessa zona, per-ché ho ereditato una casa da alcuni parenti. Un paio di volte, adesso che sono grande e me la posso cavare perfettamente da solo, ci siamo anche incontrati a casa sua, ma il rapporto non è mai decollato, forse io avevo troppa rabbia. Poi un giorno ricevo un messaggio da un numero che non ho…e da lì tutto ha cominciato a correre molto velocemente e mi ha costretto a rivedere il mio punto di vista su tante, troppe cose…Mando questa chat perché mi piacerebbe che qualcuno, nella mia stessa situazione, potesse far tesoro di quello che è successo a me e si risparmiasse tanto tempo, che io ho buttato via.

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Il nostro fan si chiama Maurizio e ha da poco vissuto una delle esperienze più significative della vita: è diventato papà. La nascita del suo bambino ha risvegliato in lui ricordi profondi, legati all’infanzia e, in particolare, alla figura del padre, che è stata quasi del tutto assente nel suo percorso di crescita.

Maurizio racconta di essere stato cresciuto dalla madre, rimasta sola molto presto dopo che il padre li aveva abbandonati quando lui era ancora molto piccolo. La donna, per assicurare un futuro dignitoso al figlio, è stata costretta a trasferirsi in un’altra città per lavorare. In seguito si è risposata, e il nuovo marito è diventato per Maurizio una figura paterna, ma non è mai riuscito a colmare completamente il vuoto lasciato da suo padre biologico.

Per anni, ha creduto che il padre non avesse alcun interesse a cercarlo, salvo qualche raro episodio. Recentemente, però, la vita lo ha riportato a vivere nella stessa zona dell’uomo, grazie a un’eredità ricevuta da alcuni parenti. In età adulta e ormai indipendente, Maurizio ha anche avuto occasione di incontrarlo un paio di volte nella sua abitazione, ma senza mai riuscire a costruire un vero legame. Ammette che probabilmente la rabbia che covava dentro di sé ha impedito a quel rapporto di prendere forma.

Poi, improvvisamente, qualcosa cambia. Un giorno riceve un messaggio da un numero sconosciuto e da quel momento gli eventi iniziano a susseguirsi con una rapidità inaspettata, costringendolo a rimettere in discussione molte convinzioni che aveva tenuto per anni. Il contenuto della chat che decide di inviare, a suo dire, rappresenta un passaggio fondamentale nella sua storia personale.

Condividendo questo episodio, Maurizio spera che chi si trova in una situazione simile possa trarne qualcosa di utile e, magari, evitare di sprecare tempo prezioso, come lui stesso sente di aver fatto. Un racconto intimo e toccante, che nasce dal desiderio di trasformare un’esperienza difficile in un messaggio di riflessione e consapevolezza.

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