Almeno una volta avrai fatto questo gesto scaramantico: ecco la sua storia

In Italia “toccare ferro” è considerato un gesto per scongiurare la cattiva sorte

 

Il nostro Paese è da sempre uno dei più rinomati e conosciuti in fatto di scaramanzia. Nell’immaginario collettivo, la cosiddetta “malasorte” è sinonimo di sfortuna e di malefici. Esistono diversi modi per scongiurare tali pratiche ed una di queste è senza dubbio quella di toccare ferro.

Solitamente in altre realtà geografiche si ritiene che, per scongiurare la disgrazia, è necessario toccare legno. Da dove deriva esattamente questa strana e radicata usanza?

Dove tutto ebbe inizio

La tradizione ha origini molto antiche e precisamente riconducibili ad un episodio legato ad un santo di origine anglosassone, Dunstano, al quale il diavolo chiese di ferrare un suo destriero.

Per una ragione sconosciuta, però, il santone avrebbe invece inchiodato gli zoccoli di Lucifero. Quest’ultimo avrebbe riottenuto la libertà solo in cambio di una specifica promessa: non tentare di entrare nelle abitazioni di coloro che avrebbero esposto un ferro di cavallo attaccato al muro.

Secondo la vera usanza, infatti, proprio per questo motivo si pensa che sia proprio il ferro di cavallo a portare fortuna e ad allontanare definitivamente la iella.

Tuttavia la costumanza italiana (e non solo) prevede spesso il ricorso al ferro sotto molteplici forme. Questo perché tale metallo sarebbe legato anche ad altri oggetti ed elementi simboli di buon auspicio. Tra questi figurano la spada ed altre armi utilizzate nei secoli addietro come strumenti di difesa dai nemici.

Leggi anche: Le 10 pratiche preferite di uomini e donne in camera da letto

Inoltre “toccare ferro” è considerato anche un ottimo alleato per scacciare figure dell’occulto come streghe e demoni del male. In aggiunta, questo materiale viene utilizzato anche per sventare violenti temporali.

Share