Una ragazza ingrata

Sono Mauro e vi auguro di non avere mai a che fare con una persona talmente ingrata quanto lo è la mia ragazza. Ma non ingrata nei miei confronti, figurarsi io non ho fatto nulla di che, ma verso la vita, verso la fortuna incredibile che ha avuto. Io ora ci ho litigato a morte, lei non mi parla più, dice che sono stato troppo duro con lei, ma lei è anche troppo delicata. Dovete sapere che lei è sempre cresciuta nella bambagia, è una classica principessina, una che i genitori le hanno sempre dato ciò che voleva e quando lo voleva, perciò nel momento di entrare a far parte del mondo del lavoro, alla minima difficoltà si ritrova ad essere impaurita e abbattuta. Il problema ovviamente è che se avesse trovato un lavoro inutile, in un campo che non le compete e dove viene sfruttata allora potrei dire, ok ha ragione poveretta. Ma è nel campo per il quale lei ha studiato, dove la stanno trattando meglio di molti altri italiani e il suo essere ingrata per questa fortuna mi ha reso particolarmente duro con lei, lo ammetto.

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Il nostro fan Mauro racconta un episodio che ha segnato profondamente la relazione con la sua ragazza, con cui ha avuto un litigio molto acceso che ha portato a un’interruzione dei rapporti. Il motivo alla base della discussione è, secondo lui, un atteggiamento di ingratitudine da parte della compagna, non nei suoi confronti, ma verso la vita stessa e le opportunità che ha ricevuto.

Mauro descrive la ragazza come una persona cresciuta in un ambiente molto protetto, dove i genitori non le hanno mai fatto mancare nulla. Una “principessina”, come la definisce lui, abituata a ottenere sempre ciò che desiderava, senza particolari ostacoli. Questo, secondo il nostro follower, avrebbe contribuito a renderla poco preparata ad affrontare le difficoltà del mondo reale, in particolare quelle legate all’ingresso nel mondo del lavoro.

Racconta che, al primo segnale di fatica o insicurezza, la ragazza si è mostrata abbattuta, impaurita e demoralizzata. Tuttavia, il nostro amico sottolinea come non si tratti di un contesto lavorativo difficile o precario: anzi, lei lavora nel campo per cui ha studiato, in un ambiente che – a suo dire – è molto più favorevole rispetto alla realtà che vivono tante altre persone in Italia.

Ed è proprio questa mancanza di consapevolezza che lo ha fatto esplodere. Mauro ammette di essere stato duro con lei, forse troppo, ma ritiene che la sua reazione sia stata provocata da un atteggiamento che percepisce come profondamente ingiusto. L’incapacità della compagna di rendersi conto della fortuna che ha e di apprezzare ciò che sta vivendo lo ha fatto sentire esasperato.

Oggi la ragazza non gli parla più, dicendo di essersi sentita ferita e giudicata, troppo delicata – come lui stesso ammette – per reggere quel tipo di confronto. Mauro, però, resta convinto che il punto centrale sia uno solo: la difficoltà di accettare che a volte le persone non vedono ciò che hanno e si lamentano, anche quando si trovano in situazioni privilegiate.

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